Il prestigioso Teatro Petruzzelli di Bari si appresta ad accogliere un evento di eccezionale rilevanza nel panorama musicale del 2025, offrendo al pubblico due serate di profonda emozione e virtuosismo interpretativo. Il 6 giugno, alle ore 20.30, il palcoscenico sarà illuminato dalla presenza di Mikhail Agrest, figura di spicco della tradizione direttoriale russa, noto per la sua capacità di plasmare l’orchestra con una sensibilità profondamente radicata nella maestria del suono e nell’equilibrio espressivo. Agrest, originario di San Pietroburgo, città custode di un ricco patrimonio musicale, ha intrapreso un percorso formativo internazionale, culminato con gli studi di violino all’Università dell’Indiana negli Stati Uniti. Il ritorno in Russia lo ha visto allievo del rinomato Ilya Musin, figura chiave nell’evoluzione della direzione d’orchestra russa del XX secolo, un maestro che ha trasmesso a Agrest non solo le tecniche della direzione, ma anche un approccio filosofico alla musica, volto a interpretare l’opera come un dialogo tra compositore, interprete e ascoltatore.La serata sarà arricchita dalla presenza di Veronika Eberle, una violinista di straordinaria eloquenza e tecnica impeccabile, che si cimenterà nell’esecuzione del “Concerto in si minore, op. 61” di Edward Elgar. Quest’opera, intrisa di malinconia e di un profondo senso di introspezione, rappresenta uno dei vertici del repertorio violinistico romantico, un esempio di come la musica possa esprimere la complessità dell’animo umano. A seguire, l’orchestra si dedicherà alla “Sinfonia n. 5, in Si bemolle maggiore, op. 100” di Sergej Prokof’ev, un’opera monumentale che incarna lo spirito eroico e la resilienza del popolo russo, un inno alla forza d’animo e alla speranza in un futuro migliore, nonostante le avversità. La carriera internazionale di Agrest testimonia il suo impegno costante con orchestre di altissimo livello, tra cui la Dresdner Philharmonie, la London Philharmonic Orchestra e la Seattle Symphony, e recenti interpretazioni di opere come “Švanda dudák” di Weinberger e “La traviata” di Verdi con la Semperoper di Dresda evidenziano la sua versatilità e la sua capacità di affrontare repertori diversi con uguale maestria.Il 18 giugno, alle ore 20.30, il Teatro Petruzzelli accoglierà l’ensemble Concerto Italiano, guidato dal direttore e cembalista Rinaldo Alessandrini. Questa formazione, rinomata per la sua rigorosa accuratezza filologica e per la sua profonda conoscenza della musica del periodo barocco, presenterà un programma dedicato a Johann Sebastian Bach. Nicholas Robinson, Andrea Rognoni, Ettore Belli, Alessandro Palmeri, Luca Cola, insieme ad Alessandrini, offriranno un’interpretazione illuminante dell’ “Ouverture in stile francese, BWV 831”, un esempio perfetto dell’arte di Bach nel fondere influenze straniere con il suo genio compositivo. L’esecuzione delle “Variazioni Goldberg, BWV 988” in una trascrizione originale di Alessandrini per 5 archi e cembalo, rivelerà la straordinaria ricchezza e la complessità di quest’opera, offrendo al pubblico un’esperienza intima e coinvolgente, capace di rivelare nuove sfumature e significati. L’incontro tra la tradizione russa di Agrest e la precisione filologica di Alessandrini promette di arricchire il panorama musicale barese, offrendo al pubblico due serate di straordinaria bellezza e significato.