domenica 7 Settembre 2025
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Serenata a Napoli: Rossi commuove il MediTa Festival

La sesta edizione del MediTa Festival si è conclusa il 5 settembre con un evento che ha rappresentato molto più di una semplice esibizione: “SereNata a Napoli – Notturno di musica e parole” è stata un’immersione profonda nell’anima partenopea, un viaggio emozionale guidato dalla presenza magnetica di Serena Rossi.
Accompagnata da un sestetto musicale di grande finezza e dall’imponente Orchestra della Magna Grecia, magistralmente diretta da Angelo Nigro, l’artista ha saputo tessere un arazzo sonoro e narrativo capace di commuovere e trasportare il pubblico dell’Oasi dei Battendieri.

La serata ha trascendentato i confini del tradizionale spettacolo, configurandosi come una vera e propria “celebrazione della memoria”.

Serena Rossi, con una vocalità calda e potente, ha interpretato un repertorio che spaziava dalle immortali melodie classiche – Santa Lucia Luntana, Festa di Piedigrotta, Dove sta Zazà – a reinterpretazioni moderne di classici come Guapparia e Bammenella, fino a toccare vette di intensa emotività con brani come Munasterio ‘e Santa Chiara e Passione.
L’esecuzione di Alla Fiera di Mastandrea, Era de maggio, Dicintencello vuje e Io e mammeta e tu ha risuonato come un inno alla tradizione, mentre Presentimento e Reginella hanno evocato un senso di nostalgia e appartenenza.
Tammurriata nera ha concluso il percorso, lasciando il pubblico in un misto di esaltazione e commozione.
Ma la serata non si è limitata alla mera esecuzione musicale.

Serena Rossi ha arricchito l’esperienza con aneddoti personali e riflessioni profonde sulla sua storia familiare, dedicando un omaggio toccante alla sua antenata Ria Rosa, cantante e attivista del Novecento, attraverso l’esecuzione di “Preferisco il Novecento”.

L’artista ha evocato i “treni della felicità”, simbolo di speranza e movimento, richiamando il film “Il treno dei bambini”, e ha celebrato la resilienza delle donne, ieri e oggi, figure silenziose ma fondamentali nel tessuto sociale napoletano.

La sua Napoli, dipinta con parole e note, è una città sospesa tra mito e realtà, una Partenope che incarna la bellezza e la sofferenza, il sogno e la dura quotidianità.
L’artista ha saputo attingere all’opera di Anna Maria Ortese e al suo affresco dei “ritornanti”, restituendo un ritratto vivido e complesso della città, un luogo di passaggio, di ritorno, di speranza e di dolore.

Il MediTa Festival, con questo atto conclusivo, ha voluto riconoscere a Serena Rossi non solo il talento artistico, ma anche la capacità di incarnare l’identità napoletana, di portare avanti una tradizione di eccellenza e di profonda umanità.
Il premio dei Due Mari, promosso dalla BCC San Marzano, è stato un ulteriore riconoscimento del suo impegno e della sua dedizione.
Dopo la vibrante performance di Piero Pelù del giorno precedente, l’edizione 2025, orchestrata dall’Ico Magna Grecia con il supporto del Comune di Taranto, della Regione Puglia e del MIC, si è chiusa con un’esperienza indimenticabile.

Come commentato dal direttore artistico Piero Romano, “la voce sublime della Serenata a Napoli, in perfetta armonia con le note dell’Orchestra della Magna Grecia, è stata semplicemente straordinaria”, un sigillo di bellezza e di emozione per una edizione che ha lasciato un segno indelebile nel cuore del pubblico.

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