La settima edizione della Rassegna dei Cortei Storici delle Pro Loco di Puglia ha illuminato Taranto, trasformando il suo cuore storico in un vibrante palcoscenico di memorie ancestrali.
L’evento, un crogiolo di identità regionali, ha visto convergere gruppi provenienti da ogni angolo della Puglia, portando con sé un patrimonio di tradizioni, costumi d’epoca e melodie secolari che risuonano come echi del passato.
Promossa con vigore dall’Unpli Puglia, con il sostegno istituzionale del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, di Pact Puglia e del Comune di Taranto, la rassegna ha rafforzato il ruolo cruciale delle Pro Loco come custodi e promotrici del patrimonio immateriale.
Questo ricco tessuto di iniziative, che ha incluso sfilate solenni, spettacoli coinvolgenti e accurate rievocazioni storiche, è stato preceduto da un convegno dedicato a un tema di primaria importanza: l’identità culturale dei cortei storici e la sua salvaguardia attraverso la valorizzazione del patrimonio immateriale.
Il dibattito ha offerto spunti di riflessione profondi sulla necessità di preservare e reinterpretare le tradizioni locali, non come reliquie statiche, ma come strumenti dinamici di rigenerazione comunitaria.
Come ha sottolineato Fabrizio Iurlano, coordinatore della Consulta Cultura Confcommercio Taranto, l’esperienza di assistere a un corteo storico va ben oltre la semplice fruizione di un evento folkloristico.
Si tratta di un vero e proprio “teatro della memoria”, un complesso intreccio di costumi, musiche e sapienze artigianali che si fondono per raccontare la storia di un popolo.
Ogni elemento, dal passo cadenzato dei partecipanti all’ondeggiare delle bandiere, racchiude un frammento dell’anima collettiva, un tassello fondamentale per comprendere l’identità di una comunità.
La riscoperta e la trasmissione di queste narrazioni tradizionali diventano quindi strumenti potenti per rafforzare il senso di appartenenza, promuovere il dialogo intergenerazionale e stimolare lo sviluppo di un turismo culturale consapevole e sostenibile, capace di valorizzare l’unicità del territorio pugliese e di contribuire alla sua prosperità futura.
La manifestazione a Taranto ha rappresentato quindi un’occasione preziosa per celebrare la ricchezza culturale della regione e per rinnovare l’impegno nella sua tutela e promozione.








