Per assicurare la resilienza e la sostenibilità delle attività siderurgiche del Gruppo Acciaierie d’Italia, salvaguardando l’impiego di risorse umane e rispondendo alle dinamiche in evoluzione del mercato sia italiano che europeo, si rende imprescindibile una capacità produttiva di acciaio che si attesti intorno agli 8 milioni di tonnellate annue.
Questa necessità strutturale emerge come elemento cardine del Piano di Decarbonizzazione, recentemente sottoposto all’attenzione dei sindacati e discusso in sede di confronto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Il Piano, delineando una strategia di transizione industriale, si articola attorno a un radicale rinnovamento dell’infrastruttura produttiva.
L’asse centrale di questa trasformazione è rappresentato dalla costruzione di tre nuovi forni elettrici all’interno del sito di Taranto.
Questi impianti, dotati di tecnologie all’avanguardia, saranno in grado di generare una produzione annuale di circa 6 milioni di tonnellate di acciaio.
Parallelamente, verrà realizzato un forno elettrico aggiuntivo presso lo stabilimento di Genova, contribuendo con una capacità produttiva di circa 2 milioni di tonnellate annue, integrando e rafforzando la rete produttiva nazionale.
Un elemento cruciale per il funzionamento efficiente e sostenibile dei forni elettrici, sia a Taranto che a Genova, è la disponibilità di preridotto (DRI, Direct Reduced Iron).
In questo contesto, il Piano prevede la realizzazione di fino a quattro impianti dedicati alla produzione di DRI.
La scelta di localizzare questi impianti strategicamente è dettata dalla necessità di garantire un approvvigionamento interno e ridurre la dipendenza da fonti esterne, ottimizzando così la catena di fornitura e minimizzando l’impatto ambientale legato al trasporto di materie prime.
Questa integrazione verticale, inoltre, promuove l’innovazione tecnologica e la creazione di nuove competenze specialistiche all’interno del Gruppo.
Il Piano di Decarbonizzazione non si limita a ridefinire la capacità produttiva, ma rappresenta un vero e proprio investimento nel futuro dell’acciaieria, orientando la produzione verso processi più efficienti, a basso impatto ambientale e in linea con gli obiettivi di sostenibilità europei.
Il passaggio a forni elettrici alimentati da preridotto, abbinato alla creazione di impianti DRI, è una scelta strategica che mira a ridurre significativamente le emissioni di CO2, a migliorare l’efficienza energetica e a posizionare l’azienda come leader nella produzione di acciaio verde.