Un impulso significativo per il tessuto produttivo italiano, con un focus particolare sul Sud, si delinea dall’accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, un patto che mobilità un capitale di 200 miliardi di euro, di cui 9 miliardi destinati alle imprese pugliesi.
Questo investimento, che si aggiunge alle risorse già allocate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), non si limita a un sostegno finanziario, ma si configura come un vero e proprio progetto di trasformazione del sistema economico nazionale, orientato verso le sfide e le opportunità della transizione digitale e sostenibile.
L’accordo, formalizzato a gennaio e presentato a Bari nell’ambito della Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno, rappresenta una prosecuzione e un’evoluzione di una partnership decennale, nata nel 2009, che ha già sostenuto il sistema produttivo italiano con un erogato di 450 miliardi di euro.
Questo storico rapporto ha contribuito a ridefinire il ruolo della banca non come mero erogatore di credito, ma come partner strategico per la crescita e l’innovazione delle imprese.
La visione alla base del nuovo accordo va oltre il semplice finanziamento, mirando a promuovere un modello di sviluppo inclusivo e resiliente.
Un pilastro fondamentale è la valorizzazione del potenziale intrinseco del Sud Italia, con la ZES unica come volano per attrarre investimenti, creare occupazione qualificata e ridurre il divario territoriale.
L’asse portante dell’iniziativa è l’integrazione di tecnologie avanzate e pratiche sostenibili nei processi produttivi.
Si punta a sostenere settori ad alto potenziale come l’aerospazio, la robotica, l’intelligenza artificiale e le scienze della vita, settori chiave per la competitività futura del Paese.
L’attenzione alla “Transizione 5.
0″ non è una mera adesione a un trend, ma una strategia concreta per favorire un’evoluzione responsabile, che coniughi progresso economico, tutela ambientale e benessere sociale.
Oltre agli investimenti diretti, l’accordo prevede un ampio ventaglio di servizi e strumenti finanziari dedicati, con particolare attenzione alla nascita e allo sviluppo di startup e PMI innovative.
Si mira a creare un ecosistema favorevole all’imprenditorialità, supportando la ricerca, l’innovazione e la creazione di valore.
La sostenibilità assume un ruolo centrale, con l’obiettivo di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche, promuovere l’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive.
Il “piano per l’Abitare sostenibile” è un ulteriore tassello di questa visione, volto a migliorare la qualità della vita, favorire la mobilità e attrarre talenti nell’industria italiana, creando un circolo virtuoso di sviluppo.
In sintesi, l’accordo Confindustria-Intesa Sanpaolo non è solo una iniezione di capitali, ma un progetto ambizioso per la riqualificazione del tessuto produttivo italiano, con l’obiettivo di creare un futuro più prospero, sostenibile e inclusivo per l’intero Paese, e in particolare per il Mezzogiorno.