Il panorama del design industriale italiano, custode di un’eredità manifatturiera riconosciuta a livello globale, celebra un’innovazione profondamente radicata nel territorio: il progetto ‘Sofa Value Chain’, frutto dell’ingegno dei ricercatori del Politecnico di Bari, si è distinto nell’edizione 2025 dell’Adi Design Index.
Questa selezione, lungi dall’essere un semplice riconoscimento, segna un significativo passo avanti verso l’ambita vetta del ‘Premio Compasso d’Oro 2026’, l’apice del prestigio nella progettazione e produzione italiana.
‘Sofa Value Chain’ incarna un approccio rivoluzionario all’analisi e alla valorizzazione di una filiera produttiva cruciale per l’identità del Made in Italy: quella dei prodotti imbottiti.
Il progetto trascende la mera documentazione per abbracciare una visione sistemica, declinandosi come un archivio digitale interattivo, un vero e proprio ecosistema informativo costruito attorno a un distretto produttivo di primaria importanza.
L’obiettivo primario non è semplicemente catalogare i centinaia di divani e poltrone che compongono il patrimonio oggetto di studio, ma costruire un ponte tra tradizione e futuro, rendendo accessibili ai professionisti, agli studenti e a tutti gli interessati i segreti del successo di questo settore.
La piattaforma non si limita a mostrare la bellezza estetica, che è innegabile, ma scava a fondo nelle competenze tecniche, nella scelta dei materiali, nell’attenzione maniacale per i dettagli costruttivi e nella costante ricerca del comfort, fattori che hanno contribuito a elevare i prodotti imbottiti italiani a icona del design mondiale, meritevoli di essere esposti nei musei più prestigiosi.
Il progetto si configura, quindi, come un potente strumento per la comunicazione tra i diversi attori della filiera, dal fornitore di materie prime all’artigiano, dal designer all’azienda produttrice.
Questa trasparenza informativa è vitale per ottimizzare i processi, stimolare la collaborazione e, soprattutto, per incoraggiare l’adozione di pratiche sostenibili e circolari, un imperativo non più rimandabile per garantire la longevità del settore.
L’iniziativa, coordinata da Annalisa Di Roma e realizzata con il contributo di Alessandra Scarcelli, Anna Christiana Maiorano e Piera Losciale, all’interno del gruppo di ricerca ‘7.5, Cultural Value Chains’ del Poliba, dimostra come la ricerca scientifica possa coniugarsi con l’innovazione industriale, alimentando un ciclo virtuoso di crescita e sviluppo.
Il progetto non è solo un archivio, ma un laboratorio di idee, un motore di cambiamento per un’industria del design che guarda al futuro con consapevolezza e responsabilità.







