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venerdì 24 Ottobre 2025

Emergenza idrica in Puglia: giunta in stato di crisi.

La giunta regionale ha formalizzato, con un atto deliberativo, lo stato di emergenza idrica, un provvedimento che riflette una situazione di crescente allarme per il futuro approvvigionamento idrico della Puglia.
L’approvazione del Piano di emergenza per il periodo 2025-2026, sviluppato in stretta collaborazione con Acquedotto Pugliese, è la risposta strutturata a una crisi che si fa sempre più impellente.

La gravità della situazione è inequivocabile: i livelli di acqua immagazzinata negli invasi regionali si attestano ben al di sotto della media decennale, registrando un deficit superiore al 50%.

Questa carenza non è una mera fluttuazione stagionale, bensì un segnale di un disequilibrio strutturale che mette seriamente a rischio la capacità di soddisfare il fabbisogno potabile della popolazione e delle attività produttive nei prossimi mesi.
L’osservatorio permanente sugli utilizzi idrici (Opui) del distretto idrografico dell’Appennino meridionale ha ulteriormente aggravato il quadro, classificando il livello di severità idrica come “elevato”, un indicatore che segnala una pressione insostenibile sulle risorse disponibili.

L’azione preventiva intrapresa da Acquedotto Pugliese, a partire da ottobre, mira a mitigare gli effetti immediati della crisi attraverso l’ottimizzazione delle pressioni di rete e la riduzione delle perdite, compensando così la contrazione progressiva delle fonti di approvvigionamento.

Tuttavia, queste misure di gestione sono considerate un palliativo di fronte alla necessità di un approccio più radicale e sostenibile nel lungo termine.
La deliberazione regionale non si limita a formalizzare lo stato di emergenza; essa sancisce una correlazione diretta tra la condizione critica e il rischio concreto di deficit idrico, configurando una situazione che rientra nei parametri per la dichiarazione di crisi regionale.
Questo riconoscimento implica l’attivazione di procedure straordinarie e l’assegnazione di risorse aggiuntive, al fine di proteggere il comparto potabile e garantire la continuità dell’approvvigionamento idrico per la popolazione.

La decisione della giunta regionale sottolinea la necessità urgente di interventi mirati, che includano non solo misure di emergenza, ma anche investimenti in infrastrutture idriche, promozione di pratiche di risparmio idrico e sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza di un uso responsabile delle risorse idriche.

L’obiettivo ultimo è quello di costruire un sistema idrico più resiliente e sostenibile, capace di far fronte alle sfide future poste dai cambiamenti climatici e dalla crescente domanda di acqua.

La crisi attuale rappresenta un campanello d’allarme, un monito a ripensare il nostro rapporto con l’acqua e a garantire un futuro idrico sicuro per le generazioni a venire.

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