giovedì 24 Luglio 2025
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Ex Ilva di Taranto: Nodo Energetico e Futuro Sostenibile

La transizione dell’ex Ilva di Taranto verso un modello industriale sostenibile e competitivo si articola attorno a una complessa valutazione delle esigenze energetiche, un nodo cruciale che coinvolge attivamente Snam e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
La prima riunione del comitato tecnico, tenutasi in un contesto di dialogo con il GSE (Gestore Servizi Energetici), ha messo in luce le variabili che condizionano l’approvvigionamento di gas, elemento imprescindibile per il processo siderurgico.
La discussione non si limita a una mera quantificazione del gas necessario, ma si proietta verso un’analisi evolutiva, considerando gli step di riavvio e l’eventuale potenziamento della produzione.
L’attuale infrastruttura, la pipeline esistente, potrebbe essere adeguata per il primo anno di operatività, ma l’incremento progressivo dei forni – un passaggio chiave per il ritorno alla piena capacità produttiva – comporterà una crescente domanda di energia.

La scelta tra l’ampliamento della capacità della pipeline esistente e la realizzazione di un impianto di rigassificazione rappresenta una decisione strategica di ampio respiro, che implica un’attenta ponderazione di costi, benefici e impatti ambientali.

La realizzazione di un rigassificatore, ad esempio, garantirebbe una maggiore flessibilità nell’approvvigionamento e una riduzione della dipendenza da singoli fornitori, ma comporterebbe anche investimenti ingenti e potenziali ripercussioni sul territorio.

La valutazione in corso non considera solo la disponibilità di gas, ma anche la sua qualità e la sua provenienza, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e di transizione energetica.
L’attenzione alla sostenibilità si riflette nella ricerca di soluzioni innovative per l’utilizzo del gas, come l’adozione di tecnologie avanzate per la cogenerazione e l’efficientamento energetico.
In definitiva, il futuro dell’ex Ilva di Taranto è intrinsecamente legato alla capacità di definire un modello energetico resiliente, efficiente e compatibile con le stringenti normative ambientali, un processo che richiede un approccio integrato e la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti.
La decisione finale, ponderata sulla base dei risultati della valutazione tecnica ed economica, sarà determinante per il rilancio del sito industriale e per la creazione di nuove opportunità di sviluppo per il territorio.

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