A seguito di un confronto approfondito, culminato in una riunione presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), è stato formalizzato un indirizzo strategico cruciale per il futuro dell’ex Ilva e per l’implementazione di un percorso di transizione ecologica ambizioso.
Il Mimit, riconoscendo l’urgenza e l’importanza condivisa a tutti i livelli istituzionali di raggiungere obiettivi di decarbonizzazione radicali, ha impartito una direttiva vincolante ai commissari straordinari dell’Acciaieria di Taranto (Adi).
Tale direttiva impone l’integrazione, con rigore e concretezza, degli obiettivi di decarbonizzazione definiti nel piano di gestione dell’azienda nel prossimo aggiornamento della procedura concorsuale in atto.
Questa decisione non è un mero adeguamento formale, ma riflette una presa di coscienza della necessità di un cambiamento profondo nel modello produttivo siderurgico, orientato verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale.
La decarbonizzazione non è considerata un vincolo, ma un’opportunità per rilanciare il settore, promuovere l’innovazione tecnologica e creare nuovi posti di lavoro qualificati.
Parallelamente, per garantire la massima trasparenza e la partecipazione attiva degli stakeholder locali, è stato programmato un incontro cruciale per il 12 agosto.
Questo incontro ha lo scopo di consentire agli enti locali di convocare i propri organi collegiali e assembleari, offrendo loro la possibilità di esprimere in maniera articolata e completa le proprie osservazioni e proposte in merito al piano di decarbonizzazione.
L’occasione sarà altresì utile per discutere, eventualmente, la localizzazione ottimale del Polo del DRI (Direct Reduced Iron), una componente chiave del processo di decarbonizzazione dell’acciaio.
La decisione del Mimit, sostenuta da un approccio partecipativo e inclusivo, segna un passo significativo verso un futuro industriale più sostenibile e responsabile per l’acciaieria di Taranto e per l’intero territorio circostante.
Si tratta di un impegno concreto a coniugare la salvaguardia del patrimonio industriale con la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle comunità locali, ponendo le basi per una nuova era di sviluppo economico e sociale.
L’obiettivo è quello di trasformare una sfida complessa in un’opportunità di crescita, aprendo la strada a un modello industriale più resiliente, competitivo e rispettoso delle generazioni future.