Porto di Taranto: Un Accordo per la Transizione Energetica

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto (AdSpmi) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) hanno formalizzato un accordo strategico volto a catalizzare la trasformazione sostenibile dello scalo meridionale, segnando una primizia a livello nazionale nell’ambito della transizione energetica portuale.
Questa partnership istituzionale ambisce a ridefinire il ruolo del Porto di Taranto come polo di eccellenza nella decarbonizzazione del settore marittimo.

L’accordo non si configura come una semplice collaborazione, ma come un vero e proprio programma di sviluppo integrato.

Le attività previste abbracciano un ampio spettro di interventi, focalizzati sull’ottimizzazione dell’efficienza energetica attraverso l’analisi e l’implementazione di tecnologie innovative.
Parallelamente, si promuove l’integrazione di fonti rinnovabili, come l’energia solare e l’eolico, per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e minimizzare l’impatto ambientale.
Un elemento chiave è la promozione della mobilità sostenibile, con l’obiettivo di elettrificare i mezzi di trasporto portuali e incentivare l’utilizzo di veicoli a basse emissioni.

L’autoconsumo collettivo (Comunità Energetiche Rinnovabili, CER) emerge come un pilastro fondamentale, consentendo a diversi attori portuali – terminal, operatori logistici, aziende di servizi – di condividere l’energia prodotta da impianti rinnovabili, massimizzando l’efficacia degli investimenti e creando un ecosistema energetico locale resiliente.

L’AdSpmi si impegna a fornire dati dettagliati sulle performance energetiche del porto e a offrire supporto tecnico specializzato, mentre il GSE apporterà la propria expertise normativa, le proprie conoscenze degli strumenti di incentivazione e le proprie competenze nella progettazione di modelli di finanziamento innovativi.
L’iniziativa si inserisce in un contesto globale di crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e alla riduzione delle emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il Presidente dell’Authority, Giovanni Gugliotti, ha sottolineato come l’accordo rappresenti un contributo significativo per rafforzare la competitività del porto, migliorandone l’efficienza operativa e riducendone l’impronta ecologica.
Il Direttore Generale del GSE, Vinicio Mosè Vigilante, ha evidenziato l’importanza strategica di supportare infrastrutture vitali come il Porto di Taranto in questo percorso di trasformazione, contribuendo a costruire un futuro energetico più pulito e sostenibile per l’intero Paese.

L’accordo prelude a un modello di sviluppo portuale che concilia crescita economica e tutela dell’ambiente, affermando il Porto di Taranto come un esempio virtuoso di transizione energetica nel settore marittimo italiano.

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