Un ambizioso piano di trasformazione energetica, del valore complessivo di 3,2 miliardi di euro distribuiti in un decennio (2025-2034), è stato presentato in Puglia, delineando un percorso strategico per l’evoluzione del sistema elettrico regionale.
Questo investimento, inserito nel più ampio Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale redatto da Terna, rappresenta una priorità nazionale e posiziona la Puglia al secondo posto in Italia per impegno di risorse destinate al potenziamento infrastrutturale.
La presentazione, avvenuta a Bari alla presenza delle autorità regionali e dei dirigenti competenti, ha evidenziato l’importanza cruciale di un approccio integrato per affrontare le sfide della transizione energetica.
Il fulcro del piano risiede nella “Programmazione Territoriale Efficiente”, un modello innovativo volto a ottimizzare la gestione delle crescenti richieste di connessione alla rete.
Questo approccio non si limita a rispondere alla domanda, ma ambisce a promuovere uno sviluppo sinergico tra gli impianti di produzione (generazione) e consumo di energia, assicurando che le opere di rete necessarie siano integrate in modo sostenibile e minimizzino gli impatti territoriali e i costi complessivi del sistema.
In sostanza, si tratta di una visione proattiva che anticipa le esigenze future e le traduce in soluzioni infrastrutturali resilienti e a basso impatto.
Il piano strategico prevede la realizzazione di opere infrastrutturali chiave, finalizzate a rafforzare la sicurezza, la capacità di trasporto e l’integrazione delle fonti rinnovabili.
Un elemento cruciale è la “Dorsale Adriatica”, un collegamento vitale che unisce Foggia e Forlì, potenziando il corridoio energetico adriatico e incrementando significativamente la capacità di scambio di energia tra le regioni.
Questa infrastruttura assume un ruolo centrale nell’assicurare la stabilità del sistema e nel supportare l’espansione delle energie rinnovabili, contribuendo attivamente al percorso di decarbonizzazione nazionale.
Un progetto di portata internazionale, in fase di consultazione pubblica avviata nell’ottobre 2023, è il GR.
ITA.
2, un elettrodotto in corrente continua che stabilirà un collegamento diretto tra l’Italia e la Grecia.
Questa infrastruttura, composta da due cavi sottomarini di circa 240 km e due elettrodotti terrestri di 50 km, con una capacità di trasmissione fino a 1.
000 MW, segnerà un punto di svolta nell’approvvigionamento energetico del Sud Italia e rafforzerà la sicurezza energetica dell’intera area mediterranea.
L’interconnessione, che vedrà un approdo in Puglia (Melendugno) e uno in Grecia (Tesprozia), aprirà nuove prospettive per la diversificazione delle fonti energetiche e la cooperazione transfrontaliera.
Attualmente, Terna gestisce in Puglia una rete estesa, composta da oltre 4.
000 km di linee ad alta e altissima tensione, supportata da 61 stazioni elettriche, che costituiscono l’ossatura del sistema energetico regionale.
L’investimento annunciato rappresenta un’evoluzione significativa di questa infrastruttura, proiettando la Puglia verso un futuro energetico più efficiente, resiliente e sostenibile, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica del Paese.
Il piano non si limita a un potenziamento tecnologico, ma rappresenta una visione di sviluppo territoriale integrato, che considera l’energia come motore di crescita economica e progresso sociale.