cityfood
cityeventi
mercoledì 12 Novembre 2025

Siderurgia: Cresce la Cassa Integrazione per la Transizione Industriale

La transizione industriale in atto, con particolare riferimento alla complessa riorganizzazione delle attività produttive nel settore siderurgico, impone una ridefinizione urgente delle misure di sostegno al reddito per i lavoratori coinvolti.

Secondo indiscrezioni emerse da un incontro tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e le rappresentanze sindacali, il governo sta valutando un incremento significativo del ricorso agli strumenti di cassa integrazione guadagni (CIG).

Nello specifico, si prospetta un aumento delle posizioni CIG, passando da un attuale dato di circa 4.550 unità a una stima di 5.700 unità entro la fine dell’anno corrente.

Questa decisione, motivata dalla necessità di mitigare l’impatto socio-economico derivante da una fase di profonda ristrutturazione operativa, si configura come un intervento temporaneo volto a garantire una forma di protezione del reddito per i dipendenti interessati.
Il quadro complessivo è ulteriormente aggravato dal fermo delle cokerie, un’infrastruttura cruciale per la filiera siderurgica, a causa dei lavori indispensabili per la sua decarbonizzazione.
Tale interruzione, pianificata e necessaria per rispondere agli imperativi ambientali e alle stringenti normative europee in materia di emissioni, porterà, a partire dal 1° gennaio, a un’ulteriore e significativa incidenza sul mercato del lavoro.
Si prevede, infatti, che circa 6.000 persone si troveranno, a quella data, in stato di CIG a causa di questa sospensione temporanea dell’attività.
La situazione descritta sottolinea la crescente complessità di bilanciare le esigenze di sviluppo industriale sostenibile con la tutela del capitale umano.
La decarbonizzazione, pur rappresentando un obiettivo imprescindibile per il futuro del Made in Italy e della competitività nazionale, comporta sfide operative e sociali di notevole portata.
Le misure di sostegno al reddito, come l’incremento del ricorso alla CIG, si configurano, in questo contesto, come strumenti provvisori ma essenziali per attutire gli shock derivanti dalla transizione, consentendo al contempo la riqualificazione professionale e l’individuazione di nuove opportunità lavorative per i lavoratori coinvolti.

L’incontro con le rappresentanze sindacali ha evidenziato la volontà del governo di instaurare un dialogo costruttivo con le parti sociali per definire strategie condivise di gestione della crisi e di accompagnamento dei lavoratori verso un futuro lavorativo più sostenibile e resiliente.

La discussione verte, inoltre, sulla necessità di implementare politiche attive del lavoro, mirate a favorire la riqualificazione delle competenze e a promuovere l’inserimento dei lavoratori in nuovi settori produttivi, in linea con le evoluzioni del mercato globale.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap