giovedì 7 Agosto 2025
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Comune di Bari

Taranto, Contrasto con il Governo sull’Accordo Ilva: Richiesta di Decarbonizzazione

L’amministrazione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Piero Bitetti, ha espresso forte dissenso nei confronti del proposto accordo di programma governativo relativo alla gestione dell’ex sito siderurgico Ilva.

Questa posizione, condivisa e formalizzata attraverso una nota congiunta dei capigruppo che sostengono l’amministrazione, si discosta nettamente dalla prospettiva ministeriale e riflette una profonda preoccupazione per il futuro della città e dei suoi cittadini.
La decisione di non avviare immediatamente una seduta del Consiglio comunale, come inizialmente prospettato, testimonia la gravità del disaccordo.

I rappresentanti eletti ritengono che la versione attuale dell’accordo di programma risulti insufficiente a tutelare gli interessi primari di Taranto, mancando di elementi essenziali per garantire un reale cambiamento di paradigma rispetto al passato.
Le criticità riscontrate non si limitano a questioni procedurali o di dettaglio, ma investono il cuore della visione di sviluppo e della responsabilità ambientale.
L’istanza di non sottoscrivere l’atto d’intesa si accompagna alla formulazione di un’alternativa concreta: un nuovo accordo di programma che ponga la decarbonizzazione totale dell’area industriale come obiettivo prioritario e vincolante, da raggiungere in un arco temporale di cinque anni.
Questo ambizioso traguardo, se realizzato, rappresenterebbe un punto di svolta cruciale per Taranto, liberandola dalla dipendenza da un’industria pesantemente inquinante e aprendo la strada a un futuro sostenibile e innovativo.
Oltre alla decarbonizzazione, l’amministrazione Bitetti richiede l’adozione di un decreto-legge speciale, una misura legislativa ad hoc, finalizzata a conferire a Taranto strumenti normativi e finanziari ulteriori e mirati.
Questa richiesta sottolinea la necessità di una risposta politica eccezionale, capace di superare le dinamiche ordinarie e di fornire alla città le risorse necessarie per affrontare le sfide complesse che la attendono.
Il decreto-legge dovrebbe includere garanzie concrete per la riqualificazione ambientale, il risanamento del territorio, la salvaguardia della salute pubblica e la creazione di nuove opportunità di lavoro, con particolare attenzione alla formazione professionale e alla transizione verso un’economia circolare.

L’obiettivo finale è quello di trasformare l’area ex Ilva in un polo di eccellenza per l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale, in grado di fungere da modello per altre aree industriali in crisi.

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