martedì 29 Luglio 2025
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Taranto, decarbonizzazione: il futuro in bilico tra salute e ambiente.

Il dibattito sulla decarbonizzazione di Taranto si è infiammato, culminando in un incontro convocato dal Sindaco Piero Bitetti e dall’Assessore all’Ambiente Fulvia Gravame, in preparazione al Consiglio comunale monotematico del 30 luglio e al cruciale vertice al Ministero delle Imprese e Made in Italy (MIMIT) del 31 luglio.
L’appello lanciato dalle associazioni e comitati è chiaro: “Sindaco, difenda la vita”.
Un imperativo che riflette una profonda preoccupazione per la salute pubblica e per il futuro del territorio, pesantemente segnato dalla complessa eredità dell’industria siderurgica.

L’amministrazione comunale ha avviato un percorso di consultazione che, pur riconoscendo la necessità di affrontare la transizione ecologica, mira a garantire che le decisioni siano pienamente allineate con le esigenze e le preoccupazioni della comunità.

Il Sindaco ha sottolineato l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo, esprimendo il desiderio di ascoltare le voci di tutte le parti interessate, dai sindacati metalmeccanici alle associazioni ambientaliste.

La consultazione con i sindacati ha evidenziato la necessità di un confronto più ampio, come testimonia l’organizzazione dell’incontro con le associazioni ambientaliste, un’occasione per raccogliere input preziosi e individuare soluzioni innovative.

L’accordo di programmazione, inizialmente proposto con una durata di 13 anni, è stato oggetto di revisione.

L’amministrazione comunale, consapevole della sensibilità del territorio, ha espresso la necessità di una tempistica più adeguata, affiancando il processo decisionale con il contributo di esperti del settore.

Il Consiglio comunale, garante della volontà popolare, sarà chiamato a esprimersi in merito al futuro della città, assumendosi la responsabilità di plasmare un percorso sostenibile e inclusivo.

Un elemento centrale del dibattito è rappresentato dai dati sanitari presentati dall’associazione culturale Pediatri.
Annamaria Moschetti ha illustrato una situazione allarmante, con un incremento significativo delle patologie neurologiche, in particolare disturbi dello spettro autistico, che superano del 50% i valori riscontrati in altre province.

Studi indipendenti corroborano questi dati, documentando un aumento dei disturbi del neurosviluppo.
Questa evidenza scientifica alimenta la richiesta di un approccio basato sul principio di precauzione, che impone di limitare l’esposizione a potenziali fattori di rischio, indipendentemente dalla disponibilità di ulteriori studi.

Si tratta di un invito a privilegiare la protezione della salute pubblica, evitando la paralisi decisionale derivante dall’attesa di prove scientifiche definitive.
L’incontro ha dunque configurato un momento cruciale, un punto di equilibrio tra le esigenze di una transizione ecologica necessaria e la salvaguardia della salute e del benessere della popolazione tarantina.
La sfida è complessa, che richiede un approccio integrato e partecipativo, in grado di coniugare la responsabilità ambientale con la giustizia sociale e la tutela della dignità umana.

Il futuro di Taranto, e la sua capacità di reinventarsi, dipendono dalla capacità di ascoltare, comprendere e rispondere alle preoccupazioni di chi vive questa terra.

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