In una giornata cruciale per il futuro di Taranto, si è tenuto presso la prefettura un incontro del tavolo istituzionale del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS), riconvocato sotto la guida di Dario Iaia, parlamentare di Fratelli d’Italia e nuovo Responsabile Unico del Contratto. L’assemblea ha visto la partecipazione di un ampio spettro di attori chiave, testimoniando l’importanza strategica del CIS per la ripresa socio-economica del territorio. Oltre alla Marina Militare, ente fondante e custode di un patrimonio storico e industriale, erano presenti rappresentanti della Regione Puglia, del Comune di Taranto e dei municipi dell’area di crisi complessa, la Provincia, l’ASL locale, la Camera di Commercio, l’Autorità Portuale, Confindustria, il Consorzio Asi e Invitalia, evidenziando un impegno congiunto a superare le criticità e a rilanciare gli investimenti.L’obiettivo primario del tavolo è stato quello di effettuare un’analisi approfondita dello stato di avanzamento dei progetti finanziati, con un focus particolare sulle cause che hanno rallentato o bloccato l’utilizzo dei circa 800 milioni di euro destinati a infrastrutture vitali, interventi di bonifica ambientale, potenziamento del sistema sanitario e processi di rigenerazione urbana. Iaia ha sottolineato l’imperativo di accelerare l’implementazione delle opere, dichiarando che la flessibilità del CIS impone una valutazione spietata: risorse da riallocare in interventi realmente fattibili, evitando investimenti impraticabili. In caso di ostacoli strutturali, si prospetta un lavoro sinergico, supportato dal Ministero della Coesione e Invitalia, per identificare soluzioni concrete e tempestive. La sua visione del CIS si focalizza sulla concretezza dell’azione, sulla capacità di realizzare interventi misurabili e tangibili per la comunità.Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ha espresso un giudizio positivo sulla ripresa del tavolo CIS, auspicando una continuità di impegno e un approccio trasparente, con priorità assolute nella tutela della salute pubblica, nella bonifica dei siti contaminati, nella riqualificazione urbana e nel potenziamento delle infrastrutture. La fiducia dei cittadini, ha rimarcato, dipende dalla capacità di tradurre le promesse in risultati concreti.Gianfranco Palmisano, presidente della Provincia, ha evidenziato la necessità di abbandonare la fase delle intenzioni per avviare un’azione rapida e orientata all’equità territoriale. Il CIS, secondo Palmisano, ha il potenziale per diventare un vero e proprio motore di sviluppo, ma solo attraverso la definizione di tempi certi e la creazione di una cabina di regia stabile e operativa. La necessità di una visione condivisa e di una programmazione strategica a lungo termine è stata sottolineata come elemento chiave per il successo dell’iniziativa.A tutti i soggetti attuatori è stato richiesto di presentare entro breve termine relazioni dettagliate e aggiornate sullo stato di avanzamento dei progetti, al fine di consentire una valutazione accurata e una pianificazione più efficace. L’impegno a garantire la massima trasparenza e accountability nei confronti della comunità è stato ribadito come principio cardine del nuovo corso del CIS.
Taranto, riparte il CIS: Iaia punta su concretezza e trasparenza.
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