Un evento improvviso ed imprevisto si è verificato nella mattinata in un’apparecchiatura attualmente collocata all’interno dell’area destinata al trattamento dei residui metallici, denominata sezione “taglio-fondi”, appartenente alla struttura “Grf” (Gestione Rottami Ferrosi) del complesso produttivo di Taranto, detto Acciaierie d’Italia (ex Ilva). Fortunatamente non si hanno rapporti con ferite gravi. Secondo fonti che proveniente dai sindacati, la deflagrazione, sembra aver provocato il distacco di un’uscio e ci sono anche danni alla copertura del tetto della struttura.La macchina in questione è equipaggiata con un cannello per procedere al taglio delle scorie di acciaio che si solidificano. Secondo le ipotesi formulate dai sindacati, il motivo più probabile dell’esplosione potrebbe essere da ricercare nel verificarsi di un guasto o nella rottura di un flessibile con la conseguente riapparizione di una fiamma che forse è venuta a contatto con un residuo di gas. Si registrano due macchine per il trattamento dei fondi e una per il taglio cilindri nel reparto.Diversi anni or sono le Rsa (Rappresentanze Sindacali Aiutarie) si sono trovate costrette ad avanzare diverse denunce relative ai presunti rischi legati alla sicurezza che i lavoratori dovranno affrontare a causa della mancanza di pezzi di ricambio e la manutenzione dei macchinari non idonea.