Il generale Vannacci si è reso protagonista di un gesto inquietante, rivolgendosi ai propri elettori per sostenere la candidatura di un esponente della coalizione Lega a guida Francesco Tacente. Il suo invito a “mettere una decima” non è solo una metafora, ma un riferimento esplicito a una pratica di punizione collettiva che ha segnato la storia più cupa dell’umanità. La decimazione era una delle tecniche più brutali utilizzate dai regimi autoritari per terrorizzare e schiavizzare le popolazioni sottoposte al loro dominio.La segretaria provinciale del Pd a Taranto, Anna Filippetti, ha fortemente condannato l’uso di questo termine da parte del generale Vannacci. Secondo lei, l’invito a “mettere una decima” non è solo un lapsus verbale, ma il segnale di una cultura politica che guarda con nostalgia ai regimi autoritari e che banalizza la storia.La storia della decimazione come strumento di controllo sociale risale alle guerre napoleoniche e fu utilizzata anche dal regime nazista durante l’Olocausto. La sua menzione da parte del generale Vannacci rappresenta un allarme per la salute della democrazia italiana, poiché è inaccettabile che un candidato di una forza democratica si faccia promotore di linguaggio e visioni politiche così lontane dai principi fondanti della Costituzione repubblicana.Secondo Filippetti, il Partito Democratico chiede ai suoi elettori di scegliere con consapevolezza, di non giocare con la democrazia. Il Pd invita i propri simpatizzanti a ricordarsi che la decimazione non è solo un fatto storico, ma un modello di oppressione politica, sociale e culturale che il nostro Paese deve affrontare guardando avanti.La segretaria del Pd conclude con forza invitando i cittadini a votare per sostenere la democrazia e le libertà. Per lei è fondamentale difendere la memoria storica dell’Italia repubblicana, ricordandosi che il nostro Paese non deve mai dimenticare le ingiustizie passate.Le elezioni rappresentano l’occasione per dare un segnale chiaro e forte contro ogni forma di autoritarismo, riproponendo con forza i valori fondanti della nostra Costituzione: libertà, uguaglianza, giustizia sociale.
Il generale Vannacci chiede ai propri elettori una decima: un’allarme per la democrazia italiana.
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