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sabato, 17 Maggio 2025
HomeBariLa tragedia della A14: 25 anni dopo la morte di Tommaso Capossele. L'indimenticabile ricordo del poliziotto caduto in servizio.
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La tragedia della A14: 25 anni dopo la morte di Tommaso Capossele. L’indimenticabile ricordo del poliziotto caduto in servizio.

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La memoria di Tommaso Capossele è ancora fresca nella mente di Domenico Fiorella, come se fosse stato ieri l’8 luglio di 25 anni fa quando la sua vita cambiò per sempre. Era una bella giornata, pensava di andare a Roma per assistere alla laurea della sorella, ma il destino aveva altro in serbo.La voce di Domenico si spezza mentre parla del suo collega e amico, Tommaso. La sua faccia è ancora impressa nella memoria, come se fosse appena stato fotografato all’ingresso della sottosezione della polizia stradale di Trani. Lui e Tommaso erano stati colleghi, entrambi agenti della polizia stradale che avevano risposto ad un incidente sulla A14, vicino Andria.Mentre eseguivano i rilievi, furono travolti da un’auto che viaggiava a una velocità folle. Tommaso riportò ferite gravissime, ma non sopravvisse per due giorni. Domenico, invece, riuscì a guarire, ma con il dolore di quello che era successo al suo amico e collega.”Tommaso era un amico, una vera famiglia”, dice Domenico, senza esitazioni. “Non sono parole di circostanza, ero veramente così.” La perdita di Tommaso fu devastante per lui, ma anche la scossa che lo fece lasciare la divisa della polizia stradale.”Dopo quanto accaduto, ho dovuto lottare con i traumi e il dolore”, spiega Domenico. “Ho avuto una malattia lunga e difficile, e alla fine mi sono ritirato.” Ma non solo la perdita di Tommaso gli ha lasciato segni profondi: anche le ferite fisiche che lo accompagnano ancora oggi.Suo figlio è presente accanto a lui, e sua moglie, con i loro figli di Tommaso. Una delle nipoti di Tommaso è poliziotta, ed entrambi hanno un rapporto particolare con la divisa e il lavoro della loro famiglia. La polizia stradale rappresenta circa il 10% del personale della polizia di Stato, ma hanno il triste primato dei caduti: sono intorno al 50%. Questo dato sottolinea quanto sia rischiosa la loro attività e come si paga con la vita per mantenere l’ordine pubblico.Il dirigente superiore del compartimento polizia stradale della Puglia, Luca Speranza, conclude: “È un sacrificio che si fa tutti i giorni, senza preavviso. È un costo umano e personale troppo alto.”

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