martedì, 20 Maggio 2025
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Nardò, disastro ambientale nel mare: il sindaco promette giustizia

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Il disastro ambientale nel mare di Nardò è stato sfiorato, ma la cittadina salentina che da cinque anni vanta la Bandiera Blu ha ancora molto da recuperare dalla recente emergenza. La fuga di liquami dallo scarico della fogna nera, durante lavori alla rete elettrica appaltati dall’Enel ad una ditta esterna, è stata causa di un grave inquinamento dell’acqua marina nel tratto di costa più suggestivo del Salento.Il sindaco Pippi Mellone ha emesso un’ordinanza sindacale che impedisce la balneazione fino al 22 maggio e il pesca per un raggio di 500 metri, salvo che Arpa non disponga altro dopo i campionamenti eseguiti. Ma è evidente che il danno ormai subito è ingente e che l’intero comprensorio della marina neretina rischia una grave crisi ambientale.Il Comune ha già intrapreso le operazioni di bonifica dell’area, coordinando le azioni dei tecnici di Aqp ed Enel per fermare la fuga di liquami in mare. È ancora presto per conoscere l’esito delle analisi che saranno eseguite da Arpa su campionamenti d’acqua e fondali, ma uno scenario già critico si è delineato.Le ripercussioni dell’accaduto sono anche economiche, poiché la stagione estiva è alle porte. Il disastro ambientale di Nardò potrebbe infatti essere causa di perdite per le attività commerciali locali e i turisti che avevano già prenotato alloggi e imbarcazioni.La comunità neretina, nota per la sua resilienza, è chiamata a difendere il proprio territorio dal degrado ambientale. Il sindaco Mellone ha assicurato che i responsabili dei lavori avranno le dovute sanzioni. È un inizio per ripartire con le cose nuove e cercare di non perdere la Bandiera Blu, simbolo della qualità dell’ambiente nel Salento.

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