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venerdì, 16 Maggio 2025
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Puglia: grave la siccità che minaccia le campagne agricole

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La Puglia è una regione italiana in preda ad una grave carenza idrica, che rischia di compromettere le prossime campagne agricole e di avere conseguenze devastanti sull’economia locale. I campi a secco sono un fenomeno diffuso nelle province di Foggia e Bari, dove i consorzi di gestione delle acque irrigue (Consorzio del Fortore e Consorzio dell’Ofanto) sono stati costretti a ridurre drasticamente l’erogazione dell’acqua a causa della siccità. Le dighe della Basilicata, che fino ad ora erano la principale fonte di approvvigionamento idrico per la regione, sono inadeguate a soddisfare le esigenze dei terreni agricoli.In provincia di Foggia, la situazione è particolarmente critica. La diga di Occhito, che fino ad ora era stata considerata una delle principali risorse idriche della regione, si è troppo presto riempita e non può fornire l’acqua necessaria per le necessità agricole. Il comprensorio irriguo del Fortore, invece, non riceve alcun apporto idrico. Anche il consorzio dell’Ofanto ha ridotto drasticamente la quantità di acqua erogata, lasciando i contadini con solo 600 metri cubi ad ettaro.I dati dell’Anbi (Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) rivelano un quadro alquanto preoccupante. Le dighe della provincia di Foggia contengono appena il 34% dei volumi autorizzati rispetto all’anno scorso, con la diga di Occhito che si trova in condizioni critiche.La situazione è aggravata dagli effetti dei cambiamenti climatici, che stanno portando a periodi di siccità sempre più lunghi e intensi. I contadini della Puglia sono preoccupati per le loro future campagne agricole, che rischiano di essere colpite da una grave carenza idrica. L’incognita della siccità pesa come un macigno sulle prossime stagioni.L’allarme è stato lanciato da Coldiretti Puglia, che ha chiesto al Governo di intervenire con urgenza per alleviare la grave carenza idrica. Il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, denuncia che gli investimenti agricoli sono in arresto e che è necessario avviare un piano invasi per assicurare una disponibilità idrica strutturale e prevenire gli effetti dei cambiamenti climatici. La Puglia si trova davanti a un bivio: oppure intervenire con decisione per tutelare i propri interessi agricoli, oppure rischiare di perdere la propria identità culturale ed economica.Nel frattempo, il tavolo di crisi idrica convocato dall’assessore regionale Donato Pentassuglia potrebbe aprire nuove prospettive per affrontare questa grave situazione. L’auspicio è che gli esperti e i rappresentanti dei vari interessi presenti al tavolo possano trovare soluzioni concrete per alleviare la carenza idrica e assicurare il futuro delle campagne agricole della Puglia.In questo contesto, è cruciale anche il ruolo del Governo centrale, che potrebbe intervenire con misure di aiuto alle aziende agricole colpite dalla siccità. Il sistema delle assicurazioni contro le perdite dovute alla siccità potrebbe essere riformato per offrire un’adeguata tutela alle vittime della carenza idrica.L’allarme lanciato da Coldiretti Puglia non può essere ignorato. La Puglia è una regione che ha molto da perdere, ma anche molto da guadagnare se la grave carenza idrica viene affrontata con decisione e coraggio. È necessario adottare misure concrete per assicurare l’approvvigionamento idrico ai terreni agricoli e alle aziende colpite dalla siccità.La Puglia è una regione ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Non può permettersi il lusso della carenza idrica. È necessario agire con urgenza per assicurare un futuro sicuro ai suoi agricoltori e alle sue aziende.

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