sabato, 24 Maggio 2025
BariBari per Gaza: un appello bianco per la pace.

Bari per Gaza: un appello bianco per la pace.

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La devastazione che assedia Gaza si configura come una ferita aperta sulla coscienza globale, un dramma umanitario di proporzioni incalcolabili che esige una risposta ferma e univoca. La dichiarazione del sindaco di Bari, Vito Leccese, risuona come un atto di responsabilità civica, una presa di posizione inequivocabile di fronte a una tragedia che sfida ogni principio di decenza. Il Comune di Bari si unisce, con profonda commozione, all’iniziativa “50.000 sudari per Gaza”, un gesto simbolico potente e silenzioso che mira a elevare il lutto e la memoria delle vittime palestinesi a voce di protesta. L’hashtag #ultimogiornodigaza, lanciato per amplificare la risonanza dell’azione, invita la collettività – istituzioni, singoli cittadini, organizzazioni e associazioni – a trasformare il quotidiano in straordinario, a tingere di bianco finestre, balconi, piazze e spazi pubblici e privati, materializzando un lutto universale.La situazione a Gaza non è semplicemente un conflitto armato; è una disintegrazione dei valori fondanti della convivenza civile, una negazione sistematica del diritto alla vita e alla dignità umana. Il sistema di leggi internazionali, concepito per proteggere i più vulnerabili, appare oggi fragile e inefficace di fronte alla sofferenza indicibile di una popolazione intrappolata. La città di Gaza, ridotta a un paesaggio di macerie e dolore, incarna la tragica condizione di un’umanità smarrita, un monito angosciante per le generazioni future.Dalla città di Bari, epicentro di una storia complessa e multiculturale, si leva un appello urgente e ineludibile: cessare le ostilità, garantire l’accesso agli aiuti umanitari, proteggere i civili, avviare un processo di riconciliazione che ponga al centro il rispetto dei diritti fondamentali di ogni essere umano. Non si tratta di schierarsi in una logica di fazioni, ma di affermare con forza l’imperativo morale di difendere la vita e la speranza, di promuovere la giustizia e la pace in un mondo martoriato da conflitti e disuguaglianze. La partecipazione a questa iniziativa simbolica è un atto di solidarietà, un impegno concreto per un futuro più giusto e umano, un rifiuto categorico di ogni forma di violenza e oppressione. È un dovere civico, un atto di umanità.

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