venerdì 10 Ottobre 2025
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Comune di Bari

Bilancio Puglia approvato: un atto strategico in prorogatio.

Il Consiglio regionale della Puglia ha siglato la conclusione della XI legislatura con l’approvazione, in sede definitiva, del bilancio di previsione 2026.
La decisione, assunta con 29 voti favorevoli, riflette un momentaneo ritorno all’unità all’interno della maggioranza, compresa la prevalente adesione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, a dispetto di precedenti dissensi interni e tensioni politiche che avevano caratterizzato il percorso legislativo.

L’approvazione del bilancio assume un significato strategico.

Essa preclude al futuro esecutivo, inevitabilmente chiamato a operare in un contesto politico incerto, la flessibilità necessaria per manovrare le risorse e, in particolare, lo esonera dalla necessità di ricorrere all’esercizio provvisorio, una procedura che avrebbe imposto vincoli stringenti e limitato la capacità di rispondere a eventuali emergenze o priorità emergenti.

La scelta della maggioranza, in sostanza, mira a garantire una gestione più stabile e programmata delle finanze regionali nel breve termine.
Le voci dissenzienti si sono espresse attraverso il voto contrario di Antonella Laricchia (M5S) e Joseph Splendido (Lega).
Parallelamente, i consiglieri di centrodestra hanno scelto l’astensione, motivando la loro decisione con la contestazione della legittimità dell’atto in un regime di *prorogatio*, un aspetto tecnico-giuridico che riguarda la continuazione di una legislatura oltre la sua scadenza naturale e che solleva interrogativi sulla validità delle decisioni assunte.

Accanto all’approvazione del bilancio, il Consiglio ha espresso una forte presa di posizione politica con l’approvazione di una mozione che sollecita la Giunta regionale a implementare un boicottaggio dei prodotti provenienti da Israele.

Questa decisione, in linea con l’azione del Presidente Emiliano, ribadisce l’intenzione di denunciare a livello internazionale le azioni del governo israeliano relative all’arresto dei volontari a bordo della Flotilla, avvenuto in acque internazionali.

Tale atto riflette una sensibilità politica particolarmente sentita, che trascende le dinamiche interne alla regione e si inserisce in un più ampio contesto di solidarietà internazionale.

L’azione si configura come una forma di pressione diplomatica e un segnale di sostegno a coloro che si impegnano in attività umanitarie in aree di conflitto.

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