Nel cuore pulsante di Foggia, un atto di profondo cordoglio e speranza si è manifestato, connettendosi a un movimento globale di solidarietà verso Gaza. L’iniziativa “50.000 Sudari per Gaza”, un’eco di dolore e un appello alla pace promosso da figure come Tomaso Montanari, ha trovato terreno fertile nel capoluogo dauno, organizzata da un’ampia rete di associazioni: il coordinamento Capitanata per la pace, i Fratelli della Stazione, La Società Civile, Libera e La Merlettaia.In Piazza Giordano, punto nevralgico della vita cittadina, una folla silenziosa si è riunita, tessendo un manto di lenzuola bianche, simboli tangibili dei sudari che avvolgono le vittime innocenti di un conflitto incessante. L’atmosfera era intrisa di un profondo rispetto e una condivisione del dolore che permea la Striscia di Gaza. Non si trattava di una manifestazione politica, bensì di un rituale di lutto, un gesto di empatia radicale volto a confortare coloro che piangono i propri cari.”Questo è un rito funebre, un’espressione di lutto condiviso,” ha esplicitato Paola Calzoni, portavoce del coordinamento provinciale Capitanata per la pace. “Il nostro compito, in questo momento, è offrire conforto e solidarietà, senza pretese di analisi politiche o giudizi di valore.” L’intervento ha ribadito un principio cardine: la necessità imperativa di un dialogo aperto e costruttivo, che tenga conto delle prospettive altrui, come unico strumento per la costruzione di una pace duratura e inclusiva, a ogni livello. L’asfalto, testimone silenzioso di questa partecipazione collettiva, è stato segnato dalle parole “Pace” e “Gaza”, un messaggio universale che risuona con la speranza di un futuro migliore.L’azione a Foggia si proietta idealmente verso l’imminente “March to Gaza”, un evento di portata internazionale che vedrà migliaia di cittadini provenienti da ventidue nazioni diverse convergere verso il valico di Gaza, in Egitto. Questa coalizione variegata, composta da gruppi di base e organizzazioni non governative, è animata da un’indignazione comune per le ingiustizie, le violenze e l’oppressione che affliggono il popolo palestinese. L’adesione spirituale di Foggia a questa marcia di pace sottolinea un impegno profondo verso la giustizia sociale e la decantazione di un sistema che perpetra la sofferenza umana. L’azione non si ferma al cordoglio, ma si evolve in un atto di speranza, un seme piantato nella consapevolezza che la pace è un diritto inalienabile e un obiettivo raggiungibile attraverso l’azione collettiva e l’impegno costante.
Foggia, un mare di sudari per Gaza: lutto e speranza in Piazza Giordano.
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