mercoledì, 25 Giugno 2025
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La città di Bari si risveglia per celebrare l’80esimo anniversario della Festa della Liberazione con un corteo di duemila persone.

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La città di Bari si è risvegliata sotto la pioggia battente per celebrare l’80/esimo anniversario della Festa della Liberazione. La manifestazione Ieri partigiani, oggi antifascisti, ha radunato in piazza Umberto un corteo di circa duemila persone, animate da cori e canzoni che evocano la Resistenza. Il percorso si è snodato attraverso il centro storico della città, toccando via Niccolò Dell’Arca, teatro di un tragico eccidio del 1943 in cui persero la vita venti manifestanti antifascisti.La partecipazione ai cortei è stata motivata da una duplice esigenza: ricordare le gesta dei padri fondatori della Repubblica italiana e alimentare la coscienza civica di nuove generazioni. “È importante essere qui perché è giusto fare memoria per le nuove generazioni”, ha detto Domenico Ficco, segretario provinciale della Cgil di Bari. E prosegue: “Vogliamo che quella resistenza, da cui è nata la nostra Costituzione, sia vivente, e vogliamo che ci sia la responsabilità civica del partecipare attivamente alla vita del Paese”.Il segretario provinciale ha sottolineato anche l’inaccettabilità di ogni forma di omertà e di silenzio. “Abbiamo accolto l’invito alla sobrietà del governo con incredulità”, ha dichiarato Ficco. “I nostri festeggiamenti per la Liberazione sono sempre stati sobri e seri, ma non possiamo lasciare che il dovere di ricordare venga compromesso da un linguaggio di rinuncia ai propri diritti”. E aggiunge: “Per questo abbiamo deciso di manifestare oggi. Nel rispetto della morte del Papa Francesco, che ha invitato a dare voce a chi è privo della sua, abbiamo programmato il concerto per il 2 giugno e decidiamo di rinviarne la data”.La Cgil di Bari ha lanciato un messaggio chiaro: “Il ricordo deve essere vivo e attuale, non possiamo permettere che i sacrifici dei padri vengano dimenticati. La libertà conquistata è il nostro bene più grande”. Questa manifestazione di massa testimonia la forza del sentimento antifascista nella società baresi, una ricchezza culturale e politica che non potrà mai essere sopita.

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