L’auspicio di un intervento fiscale incisivo, capace di alleggerire il peso economico sulle spalle dei cittadini italiani, non si è concretizzato nella manovra finanziaria in discussione.
Un’opportunità, considerata da molti osservatori, di attingere a risorse derivanti da profitti generati dalle multinazionali del digitale, dalla razionalizzazione delle spese militari e da una più equa contribuzione del settore bancario, è stata in qualche modo dispersa.
L’assenza di tali misure, sottolinea il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, durante un incontro a San Giovanni Rotondo, sua terra natale, solleva interrogativi sulle reali priorità del governo in atto.
La preoccupazione principale, a quanto pare, sembra concentrarsi su una riforma della giustizia che, pur nella sua necessità di modernizzazione, rischia di erodere i principi fondamentali di trasparenza e responsabilità, creando una percezione di impunità per la classe politica.
Questa focalizzazione, a detta di Conte, appare incongruente rispetto alle urgenti esigenze del Paese.
Il tour elettorale pugliese, concepito come un momento di ascolto diretto delle istanze dal basso, ha portato alla luce un quadro allarmante.
Incontri con cittadini e imprese locali rivelano un diffuso senso di disagio, amplificato dall’escalation del costo della vita, dalle bollette energetiche fuori controllo e da un sistema fiscale percepito come oppressivo.
La stagnazione salariale, unita a un aumento generalizzato dei prezzi, sta erodendo il potere d’acquisto delle famiglie e mettendo a dura prova la competitività delle aziende.
Il malcontento espresso non è solo una lamentela superficiale, ma il sintomo di una crisi più profonda, radicata in una politica economica che sembra aver perso il contatto con le reali necessità del tessuto produttivo e sociale.
Riscattare questo rapporto perduto, riorientare le politiche verso una maggiore equità e sostenibilità, e restituire ai cittadini la fiducia in un futuro prospero, rappresenta una sfida imperativa per il futuro politico dell’Italia.
La necessità di un cambiamento di paradigma, capace di affrontare le problematiche strutturali del Paese, si fa sempre più urgente e ineludibile.







