Il Comune di Nardò è al centro di una riorganizzazione amministrativa significativa, orchestrata dal sindaco Pippi Mellone, che ha scelto di ridisegnare la sua squadra di governo.
La decisione, comunicata ufficialmente, si traduce nella revoca delle deleghe assessorili a tutti i membri uscenti dell’esecutivo, mantenendo in carica solo la vicesindaca Maria Grazia Sodero.
L’amministrazione comunale presenta questa manovra come una necessità di “ricalibrazione” dell’apparato istituzionale, un’operazione strategica volta a ottimizzare l’efficienza operativa e a massimizzare i risultati nei diciotto mesi rimanenti di legislatura.
Questa scelta non va interpretata come una mera routine amministrativa, ma come un atto deliberato di rottura con il precedente assetto, segnalando un’intenzione di imporre una nuova direzione e una maggiore accountability.
L’approccio di Mellone, esplicitamente dichiarato, è incentrato sul “merito”: ogni figura all’interno dell’amministrazione sarà valutata in base ai risultati concreti conseguiti, un criterio stringente che riflette un’ambizione di performance elevata e una volontà di misurare l’efficacia delle azioni intraprese.
L’amministrazione si presenta come un’entità focalizzata sui risultati, e la stessa sopravvivenza di iniziative e progetti passati è subordinata alla loro capacità di dimostrare un impatto positivo.
La decisione si inserisce in un contesto politico complesso e in evoluzione.
Mellone, precedentemente associato al governatore regionale Michele Emiliano, aveva valutato la possibilità di lasciare la carica di sindaco per candidarsi al Consiglio Regionale con il centrodestra.
La mancata convergenza con le forze politiche locali e regionali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ha portato alla decisione di proseguire l’esperienza amministrativa a Nardò, anche se il panorama politico in cui si muove il sindaco si è fatto più articolato.
L’assegnazione di un ruolo strategico nella campagna elettorale regionale, in qualità di coordinatore per le province di Lecce, Brindisi e Taranto, da parte della Lega Puglia, rivela un’evoluzione significativa nel posizionamento politico di Mellone.
Questa nomina non solo sottolinea la sua influenza crescente all’interno del partito, ma anche la sua capacità di mediare tra diverse sensibilità politiche, elemento cruciale in vista delle elezioni regionali del 23 e 24 novembre.
Il ruolo di coordinatore implica un impegno sostanziale e una responsabilità diretta nel definire la strategia e mobilitare le risorse necessarie per il successo della campagna elettorale, suggerendo un’ambizione politica che si estende oltre i confini del Comune di Nardò.
L’operazione di riassetto della giunta può quindi essere interpretata come un atto preliminare a un più ampio disegno politico, in cui l’esperienza amministrativa maturata a Nardò viene valorizzata per ambire a un ruolo di maggiore rilevanza a livello regionale.








