Lecce e Sassuolo: Un Equilibrio Tattico che si Tramuta in Tabula RasaAl Via del Mare, Lecce e Sassuolo si sono affrontate in un incontro che, più che una partita, è stato un’esibizione di pragmatismo difensivo e contenimento reciproco, culminando in un pareggio 0-0 privo di particolari spunti salienti.
Un risultato che, sebbene non entusiasmante, consolida il percorso del Sassuolo e conferma la resilienza del Lecce.
Il Sassuolo, giunto a dieci punti in classifica, prosegue la sua serie positiva, mentre il Lecce, galvanizzato da tre risultati utili consecutivi, incrementa il proprio bottino a sei.
Di Francesco, fedele al suo approccio tattico, ha schierato una formazione identica a quella vincente di Parma, pur dovendo rinunciare a Sottil per un infortunio, sostituito da Morente.
Dall’altro canto, Grosso ha dato fiducia a Thorstvedt, inserito in un tridente offensivo affiancato da Berardi e Laurientè, con Pinamonti a referto.
La partita si è sviluppata su ritmi moderati, con un Lecce inizialmente aggressivo nel tentativo di imporre il proprio gioco, mentre il Sassuolo ha risposto consolidando la propria retroguardia.
La strategia era chiara: evitare a ogni costo di concedere spazi e opportunità all’avversario.
Un approccio prudente che ha portato a una fase di gioco caratterizzata da una continua lotta a centrocampo, con i tentativi di manovra interrotti da contrasti e rimesse laterali.
Il primo calcio d’angolo, concesso dal Sassuolo al 23’, è stato un piccolo segnale della difficoltà incontrata dalle due squadre nel progredire.
La risposta del Lecce, con un corner prontamente risolto da Pinamonti, ha confermato la reciproca preoccupazione a non esporsi.
La ripresa ha visto un Lecce più determinato a cogliere l’opportunità di sbloccare il risultato, cercando di sorprendere la difesa neroverde.
Tuttavia, anche i cambi operati dai due allenatori – l’inserimento di Iannoni e Laurientè per il Sassuolo, seguito dall’impiego di Camarda e Helgason per il Lecce – non hanno portato a una svolta significativa.
Si è assistito a tentativi di tiro da fuori area, ma senza concretizzare occasioni da gol.
Gli ultimi minuti, costellati di sostituzioni mirate a ravvivare il gioco e l’ammonizione di Berardi e Veiga, non sono riusciti a cambiare il corso degli eventi.
La partita si è conclusa con un risultato che riflette l’approccio conservativo delle due squadre, un pareggio che, pur senza slanci, consolida il percorso di entrambe, testimoniando una fase del campionato caratterizzata da un equilibrio tattico e una prudenza che prevalgono sull’entusiasmo.
Un incontro che, nei libri di storia del calcio, difficilmente lascerà tracce indelebili.








