Il calcio a Taranto si appresta a riaccendersi, segnando una svolta cruciale dopo le recenti vicissitudini che hanno visto il declino e il fallimento della Taranto FC 1927, sotto la presidenza di Massimo Giove.
Una commissione comunale, presieduta dal sindaco Piero Bitetti e affiancata dai dirigenti Stefano Lanza (Risorse Finanziarie) e Simone Simeone (SUAP e Sport), ha formalmente scelto una nuova compagine societaria per rappresentare la città nel campionato regionale di Eccellenza 2025/2026.
La neonata società, denominata Taranto 2025 – S.
S.
D.
, è promossa dai fratelli Sebastiano e Vito Ladisa, una holding con sede in Finlandia, ed è stata preferita a una proposta concorrente presentata dall’Unione Calcio Taranto S.
S.
D.
, composta da Davide Rubert Warren e dalla società Headway Football LLC.
La decisione, comunicata attraverso una nota ufficiale, non si è basata unicamente su criteri formali, ma su una valutazione ponderata e approfondita di progetti sportivi complessi e ambiziosi.
La commissione ha analizzato con meticolosità la completezza del pacchetto documentale presentato, focalizzandosi in particolare sulla stabilità finanziaria, la sostenibilità economica a lungo termine e la fattibilità del piano sportivo.
Un’attenzione particolare è stata riservata alla visione strategica che include la gestione dello storico Stadio Iacovone, un punto nodale per il futuro calcistico tarantino, e la promozione di significative attività dedicate al settore giovanile e femminile, elementi imprescindibili per lo sviluppo di un ecosistema sportivo sano e duraturo.
Sebbene entrambe le proposte avessero dimostrato una solida base tecnica, finanziaria e organizzativa, la commissione ha optato per la società Ladisa, riconoscendo una maggiore sensibilità e comprensione delle dinamiche e delle peculiarità del contesto sportivo locale.
L’esperienza pregressa nel settore e la presentazione di un business plan quinquennale, che guarda al futuro con una prospettiva di crescita strutturata, hanno consolidato la scelta.
Questa nuova gestione non rappresenta solo un ritorno al calcio per Taranto, ma anche l’opportunità di ricostruire un’identità sportiva, di risanare un patrimonio culturale e di offrire a giovani atleti e tifosi un motivo di orgoglio e speranza.
La scelta dei fratelli Ladisa simboleggia l’inizio di un percorso volto a restituire alla città un calcio credibile, competitivo e profondamente radicato nel tessuto sociale tarantino, mirando a superare le ombre del passato e a costruire un futuro di successi e valori positivi.
Il business plan quinquennale, in particolare, indica l’ambizione di una gestione oculata e proiettata nel tempo, a differenza delle gestioni precedenti.
