18 luglio 2024 – 19:13
Il film “Berlinguer. La grande ambizione” diretto da Andrea Segre si propone come il film d’apertura della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che avrà luogo dal 16 al 27 ottobre 2024 presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il Presidente della Fondazione Cinema per Roma, Salvatore Nastasi, insieme alla Direttrice Artistica Paola Malanga e alla Direttrice Generale Francesca Via hanno annunciato con entusiasmo questa importante presentazione. Il regista Andrea Segre, noto per i suoi pluripremiati film come “Io sono Li”, “La prima neve”, “L’ordine delle cose” e “Welcome Venice”, porta sul grande schermo la biografia di Enrico Berlinguer, figura di spicco della politica italiana degli anni ’70.Il racconto cinematografico ripercorre la vita pubblica e privata di Berlinguer, iniziando dal suo viaggio a Sofia nel 1973 dove sfuggì miracolosamente a un attentato dei servizi segreti bulgari. Si arriva poi all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro e alla fine drammatica della strategia del “compromesso storico”, tentativo di unire le forze popolari cattoliche e socialiste per governare il Paese. Il ruolo di Enrico Berlinguer è interpretato magistralmente da Elio Germano, affiancato da un cast stellare che include nomi come Stefano Abbati, Francesco Acquaroli, Paolo Calabresi, Roberto Citran e molti altri.Andrea Segre dichiara con gratitudine che questo progetto è stato un viaggio emozionante nella storia italiana che ha influenzato profondamente il presente e il futuro del nostro paese. Il film è una produzione Vivo Film e Jolefilm con Rai Cinema, in collaborazione con Tarantula (Belgio) e Agitprop (Bulgaria), distribuito da Lucky Red nelle sale cinematografiche a partire dal 31 ottobre.La narrazione si concentra sulla determinazione di Berlinguer nel perseguire la via del socialismo nella democrazia nonostante le difficoltà dell’epoca segnata dalla guerra fredda. Attraverso le campagne politiche, i viaggi internazionali e gli incontri rischiosi con il potere politico, Berlinguer ha rappresentato un punto cruciale nella storia italiana. La sua vicenda personale si intreccia indissolubilmente con quella collettiva del popolo italiano, evidenziando come vita e politica siano strettamente interconnesse in un contesto storico complesso.
