La partita di domani, domenica 23 novembre, tra il Rugby Biella e la sua avversaria, trascende il semplice evento sportivo, configurandosi come un atto simbolico e concreto nella lotta contro la violenza di genere.
Un’iniziativa congiunta tra la società sportiva e la Questura di Biella, in continuità con la campagna nazionale “…questo NON è AMORE” della Polizia di Stato, amplifica un messaggio cruciale per l’intera comunità.
Il campo da gioco, tradizionalmente luogo di competizione e passione, si trasforma in un palcoscenico per la sensibilizzazione.
Un maxi striscione, visibile a tutti, recante il logo della Polizia di Stato e la chiara affermazione “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”, si ergerà come un monito e un invito all’azione.
Un QR code posizionato all’ingresso dell’impianto sportivo fungerà da ponte diretto verso risorse informative e servizi di supporto, rendendo accessibile a tutti gli spettatori una rete di aiuto e consapevolezza.
La scelta del rugby come veicolo per questo messaggio non è casuale.
Più che uno sport, il rugby incarna un sistema di valori fondato sul rispetto rigoroso delle regole, sull’onore dell’avversario e sulla coesione di un gruppo.
Questi principi, intrinsecamente legati alla formazione di individui responsabili e consapevoli, li rendono particolarmente adatti a veicolare un messaggio di contrasto alla violenza.
“È per noi un onore collaborare con la Questura per ribadire un principio inviolabile: la violenza contro le donne è inaccettabile, punto,” dichiara Filippo Musso, presidente del Biella Rugby.
“Il rugby non è solo gioco e competizione; è uno strumento di crescita personale e collettiva.
I valori che promuoviamo sul campo devono permeare ogni aspetto della nostra società.
“L’impegno del Biella Rugby va oltre la semplice adesione all’iniziativa.
La società sportiva si assume un ruolo attivo nella promozione di una cultura non violenta, incoraggiando atleti, tifosi e famiglie a riconoscere i segnali di abuso, a intervenire in modo sicuro e a sostenere le vittime.
“Domenica, e non solo, useremo la nostra voce, la nostra visibilità e la nostra comunità per affermare con forza che ciò che viene erroneamente etichettato come ‘amore’ è, in realtà, una forma di violenza inaccettabile.
Tutti noi abbiamo la responsabilità di agire, di proteggere e di costruire una società più giusta e sicura.
”L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio, portato avanti dalla Questura di Biella, volto a rafforzare la prevenzione e l’ascolto sul territorio.
La consapevolezza che la violenza di genere è un problema complesso che richiede un approccio multidisciplinare e una risposta coordinata, spinge le forze dell’ordine a intensificare le attività informative e a creare canali di comunicazione sicuri e accessibili per le vittime e per chi può offrire aiuto.
Non si tratta solo di punire i colpevoli, ma soprattutto di educare, di sensibilizzare e di creare una rete di supporto che possa proteggere chi si trova in pericolo e promuovere una cultura del rispetto e della parità.
La partita di domani rappresenta un tassello importante in questo percorso, un gesto simbolico che può fare la differenza nella vita di molte persone.







