L’eco di un’epoca perduta risuona silenziosa tra le valli dell’Appennino reggiano, con la scomparsa di Renzo Braglia, figura emblematica della Resistenza italiana, conosciuto nel mondo della lotta di liberazione come “Basin”.
Il suo addio, avvenuto a Castelnovo Monti, segna la chiusura di un capitolo cruciale della storia nazionale, un capitolo scritto con il coraggio, la resilienza e il sacrificio di uomini e donne che si opposero al regime fascista e all’oppressione nazifascista.
Renzo Braglia, nato il 16 giugno del 1925, ha compiuto l’impossibile: aver vissuto quasi un secolo dopo aver incarnato i valori di libertà e giustizia che animarono la Resistenza.
“Basin” non fu semplicemente un nome di battaglia, ma un simbolo di appartenenza a una rete complessa di uomini e donne, agricoltori, operai, intellettuali, uniti da un ideale comune: la liberazione dell’Italia dalla morsa dell’autoritarismo e dall’occupazione straniera.
La sua vita, intrecciata con le asperità del territorio montano, fu un percorso di formazione civile e politica.
La sua esperienza partigiana non fu un’avventura, ma un atto di coerenza profonda, una scelta consapevole di schierarsi dalla parte degli oppressi.
Il suo contributo, come quello di tanti altri combattenti, fu determinante per la riconquista della sovranità nazionale e per la fondazione di una democrazia repubblicana.
La scomparsa di “Basin” ci invita a riflettere sul significato della memoria e sull’importanza di custodire e trasmettere alle nuove generazioni l’eredità della Resistenza.
Non si tratta solo di ricordare eventi e date, ma di comprendere i valori che hanno ispirato il sacrificio di coloro che lottarono per la libertà: la solidarietà, la giustizia sociale, l’impegno civile, la difesa dei diritti umani.
La sua testimonianza, seppur silenziosa negli ultimi anni, continua a risuonare come un monito contro ogni forma di intolleranza, discriminazione e autoritarismo.
La sua vita fu una lezione di coraggio e di responsabilità, un esempio di come ogni individuo, con il proprio impegno, possa contribuire a costruire un mondo più giusto e libero.
L’omaggio reso dalla segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, sottolinea l’importanza della sua figura come esempio di impegno civile e di valori condivisi.
La sua scomparsa non deve rappresentare una semplice chiusura, ma un’occasione per rinnovare l’impegno a difendere i principi che hanno ispirato la Resistenza, per costruire un futuro in cui i valori di libertà, giustizia e solidarietà siano al centro della nostra società.
I funerali, celebrati nella sua amata Castelnovo Monti, rappresentano un momento di lutto e di riflessione per tutta la comunità, un omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita alla causa della libertà.