sabato 13 Settembre 2025
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Alpinista ferita sull’Appennino: salvataggio aereo

Nella mattinata odierna, il Soccorso Alpino è intervenuto in una complessa operazione di salvataggio sull’Appennino reggiano, a testimonianza della fragilità dell’uomo di fronte alla potenza della montagna.

Una giovane alpinista, 25enne residente nel Modenese, ha subito un grave infortunio durante la progressione lungo una via ferrata sul versante del Monte Penna, una cima particolarmente impegnativa e frequentata.
La donna, unitamente ad un compagno di scalata, aveva intrapreso la salita lungo il sentiero Cai 605, equipaggiata con l’attrezzatura tecnica necessaria per affrontare tale tipo di percorso.

Tuttavia, l’impegno fisico e tecnico richiesto dalla via ferrata, in particolare negli ultimi metri che conducono alla vetta, si è rivelato fatale.
La parete, caratterizzata da una pronunciata “pancia” strapiombante, ha richiesto una forza e una precisione di movimento che, in quel momento, la giovane alpinista non è riuscita a esprimere, provocando una caduta su una cornice rocciosa sottostante.
L’impatto ha causato lesioni significative alla gamba, rendendo impossibile qualsiasi tentativo di proseguimento autonomo.

L’allarme è stato lanciato poco dopo le 13:00 dal compagno, in stato di comprensibile agitazione, attraverso una chiamata al 112.
La Centrale Operativa Emilia Ovest ha immediatamente attivato un dispositivo di soccorso articolato, mobilitando risorse diverse e specializzate.

Oltre all’ambulanza di Villa Minozzo, è stata inviata la squadra in pronta partenza del Soccorso Alpino e Speleologico, Stazione Monte Cusna, incaricata di affrontare le difficoltà del terreno e stabilire un contatto diretto con l’infortunata.

Fondamentale si è rivelata la presenza dell’elicottero 118 di Pavullo, dotato di verricello e con a bordo un Tecnico di Elisoccorso del CNSAS, capace di intervenire in spazi ristretti e condizioni di elevata complessità.
I Vigili del Fuoco hanno completato il dispositivo di soccorso, fornendo supporto logistico e garantendo la sicurezza dell’area.
La localizzazione dell’infortunata, immersa in un ambiente roccioso impervio e a rischio crollo, si è rivelata particolarmente ardua.

Il Tecnico di Elisoccorso, con estrema abilità e prudenza, ha eseguito un recupero aereo delicatissimo, calandosi lungo il cavo d’acciaio per raggiungere la giovane alpinista.

La situazione era aggravata dalla sua posizione instabile su una piccola cengia a ridosso di uno strapiombo vertiginoso, e dall’imperativo di manovrare l’elicottero in prossimità della parete, esponendo i soccorritori a potenziali pericoli.

Una volta raggiunta e stabilizzata, l’infortunata è stata affidata alle cure del personale sanitario dell’ambulanza, avviando la fase di trasporto in sicurezza verso una struttura ospedaliera per ulteriori accertamenti e trattamenti.
L’episodio sottolinea ancora una volta la necessità di una preparazione accurata, di una valutazione realistica delle proprie capacità e di un profondo rispetto per l’ambiente montano, un contesto che richiede prudenza, competenza e una costante attenzione ai rischi.

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