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sabato 8 Novembre 2025

Arbovirosi in Emilia-Romagna: monitoraggio costante e approccio proattivo

L’Emilia-Romagna, regione con un’attenzione particolare alla salute pubblica, presenta un quadro epidemiologico relativamente stabile per quanto riguarda le arbovirosi trasmesse da vettori zanzare, con una circolazione che, seppur contenuta, richiede un monitoraggio costante e un approccio proattivo.
I dati del Piano regionale di sorveglianza e controllo 2025 evidenziano un andamento meno intenso rispetto alle stagioni precedenti, ma sottolineano l’importanza di mantenere alta l’allerta e di implementare strategie di prevenzione mirate.

Nel corso del 2025, si sono verificate tre infezioni da Dengue e due da Chikungunya di origine autoctona, in contrasto con i dieci e i cinque casi importati rispettivamente, suggerendo una minore diffusione locale rispetto a cicli epidemiologici passati.
L’assenza di casi diagnosticati di Zika, in linea con i trend osservati negli anni precedenti, conferma una situazione di relativa tranquillità per questa specifica patologia.

Il West Nile Virus, ormai endemico nel territorio regionale dal 2008, si è manifestato con un singolo caso di encefalite, senza complicazioni febbrile associate, e due infezioni asintomatiche rilevate attraverso lo screening obbligatorio dei donatori di sangue.
Questo dato, pur non allarmante, ribadisce la necessità di un monitoraggio continuo, considerando la potenziale gravità delle manifestazioni neurologiche associate al virus.
La prevalenza dei casi di Chikungunya e Dengue in persone rientrate da aree endemiche dimostra come i viaggi internazionali rappresentino un canale importante per l’introduzione di questi agenti patogeni.

Questa dinamica sottolinea l’importanza di una corretta informazione e di misure di prevenzione specifiche per i viaggiatori, al fine di evitare l’importazione di nuove infezioni.

La sorveglianza, intensificata nel periodo estivo (dal 1° maggio al 31 ottobre), rimane un pilastro fondamentale per l’individuazione precoce di eventuali casi sospetti e per la rapida implementazione di interventi di controllo del vettore.

Il Laboratorio Regionale di Riferimento, situato presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, svolge un ruolo cruciale nella diagnosi e nella conferma dei casi, garantendo un elevato standard qualitativo e tempestività nella risposta.
La sicurezza delle donazioni di sangue è prioritaria, e il Centro Regionale di Trasfusione Sanguigna ha implementato protocolli rigorosi per escludere la trasmissione di arbovirus attraverso emocomponenti.

Lo screening obbligatorio delle donazioni, associato a misure preventive avanzate, mira a tutelare la salute dei pazienti che necessitano di trasfusioni.

Il piano regionale include anche un finanziamento dedicato ai Comuni, volto a supportare azioni di disinfestazione e controllo delle zanzare, con l’obiettivo di ridurre la popolazione di vettori e limitare il rischio di trasmissione delle malattie associate.
Tale approccio integrato, che combina sorveglianza epidemiologica, diagnosi accurata, sicurezza trasfusionale e interventi di controllo del vettore, testimonia l’impegno della Regione Emilia-Romagna nella tutela della salute pubblica e nella prevenzione delle arbovirosi.
L’analisi dei dati e l’adattamento delle strategie continueranno a essere fondamentali per affrontare le sfide poste da questi patogeni emergenti, tenendo conto dei cambiamenti climatici e dei modelli di mobilità globale.

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