Il procedimento giudiziario relativo alla denuncia per diffamazione aggravata, che vedeva contrapposte l’avvocata Chiara Rinaldi, legale di Louis Dassilva, e gli avvocati Nunzia e Davide Barzan, rappresentanti della nuora di Pierina Paganelli, Manuela Bianchi, ha conclusosi con un’archiviazione disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Letizio Magliaro, su richiesta della Procura di Bologna.L’evento scatenante della controversia risale a dicembre 2023, in seguito a commenti pubblicati sui social media dall’avvocata Rinaldi in relazione al tragico omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto a Rimini nell’ottobre precedente. Dassilva è attualmente in fase di udienza preliminare imputato per il delitto. Le osservazioni di Rinaldi, che contestavano alcuni aspetti della narrazione del caso, erano state interpretate dagli avvocati Barzan come lesive della loro reputazione professionale e della loro attività forense.La denuncia presentata dagli avvocati Barzan non si limitava a contestare presunte affermazioni diffamatorie, ma mirava a tutelare la dignità dello studio legale e a salvaguardare l’immagine dei professionisti coinvolti. La gravità della presunta diffamazione era sottolineata dalla delicatezza del caso, che ruota attorno a un omicidio particolarmente efferato e che ha profondamente scosso l’opinione pubblica.Tuttavia, il Pubblico Ministero Elena Caruso, dopo un’attenta analisi della documentazione e delle dichiarazioni raccolte, ha concluso che le espressioni utilizzate dall’avvocata Rinaldi, pur critiche e pungenti, non integrano il reato di diffamazione. La Procura ha rilevato che le osservazioni rientrano inequivocabilmente nell’esercizio del diritto di critica, un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione, volto a promuovere il dibattito pubblico e a consentire la libera espressione di opinioni, anche quando queste siano scomode o impopolari.La decisione di archiviazione sottolinea l’importanza di bilanciare il diritto alla tutela della reputazione con la necessità di garantire la libertà di espressione, soprattutto in contesti mediatici e giudiziari di grande risonanza. La Procura ha evidenziato che le affermazioni di Rinaldi, pur non mancate di asprezza, non erano volte a offendere gratuitamente o a denigrare i professionisti Barzan, ma a fornire una prospettiva critica sul caso. L’avvocata Nunzia Barzan era assistita dall’avvocato Marlon Lepera, mentre l’avvocata Chiara Rinaldi si affidava alla difesa dell’avvocato Antonio Petroncini. L’archiviazione suggella la fine di un’istruttoria giudiziaria complessa, che ha posto in luce le delicate intersezioni tra diritto alla cronaca, libertà di espressione e tutela della dignità professionale.
Archiviazione per diffamazione: fine del caso Rinaldi-Barzan
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