Bambino ritrova l’udito grazie a impianto cocleare innovativo

Un’incredibile speranza si è riaccesa per un bambino di un anno, che ha riconquistato l’udito grazie all’impianto cocleare di ultima generazione, un intervento pionieristico eseguito dall’équipe di Audiologia e Otochirurgia presso l’ospedale di Reggio Emilia.

Questo atto chirurgico, tra i primi del suo genere in Emilia-Romagna e in Italia, segna un punto di svolta nella lotta contro la sordità infantile, offrendo una nuova prospettiva per il futuro del bambino e aprendo la strada a progressi significativi nella cura dell’ipoacusia.

Il dispositivo impiantato rappresenta una vera e propria innovazione tecnologica: un sistema intelligente che va oltre le funzionalità tradizionali degli impianti cocleari.
Integrato con le più avanzate tecnologie digitali, possiede una memoria interna che permette di memorizzare configurazioni personalizzate per ciascun paziente, ottimizzando l’esperienza uditiva e rendendola su misura.
Questa capacità di personalizzazione, combinata con la possibilità di aggiornamenti tramite app dedicate, garantisce un’adattabilità e un’efficacia superiori.
La riuscita di questo intervento è il culmine di un complesso e articolato percorso multidisciplinare, iniziato con lo screening uditivo neonatale, una pratica fondamentale per l’individuazione precoce delle anomalie.
Il bambino ha poi beneficiato di un percorso riabilitativo mirato, che ha preparato il terreno per l’intervento chirurgico.
L’impianto cocleare, posizionato con precisione all’interno dell’orecchio e sotto la cute, agisce come un ponte tra il mondo esterno e il sistema uditivo interno, convertendo le onde sonore in segnali elettrici che stimolano direttamente il nervo acustico, colmando la funzione compromessa dall’orecchio interno danneggiato.
L’assessore alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, sottolinea come questo intervento non sia solo un successo medico, ma anche un importante contributo per il futuro della sanità pubblica emiliano-romagnola, evidenziando la capacità della regione di offrire servizi all’avanguardia.
La sua realizzazione testimonia l’importanza della collaborazione tra diversi professionisti sanitari e la dedizione al benessere dei più piccoli.

Il programma di screening uditivo neonatale, attivo in Emilia-Romagna dal 2012, ha permesso di identificare annualmente circa 121 bambini con problemi di udito, evidenziando la necessità di interventi precoci.

Circa il 10% di questi bambini presenta ipoacusia profonda bilaterale, la condizione che generalmente richiede l’impianto cocleare.

L’ospedale di Reggio Emilia si conferma così un centro di eccellenza riconosciuto a livello regionale e nazionale per la diagnosi e il trattamento delle patologie uditive pediatriche, un baluardo di speranza e innovazione al servizio della comunità.

L’episodio sottolinea l’importanza cruciale dello screening precoce e la disponibilità di tecnologie avanzate per restituire ai bambini la gioia di ascoltare il mondo che li circonda.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap