La crescente pressione sulle strutture dedicate all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale in Italia sta generando una spirale di disumanità a Bologna, dove la necessità di presentare domanda di asilo si traduce in notti trascorse all’addiaccio.
La situazione, già critica, si aggrava con l’avvicinarsi dell’inverno e il conseguente aumento dei rischi per la salute e la sicurezza dei richiedenti.
L’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e un ampio fronte di associazioni e professionisti bolognesi hanno sollevato un allarme urgente, denunciando un sistema che rende di fatto inaccessibile il diritto fondamentale alla domanda di asilo.
La prassi dell’Ufficio Immigrazione di Bologna, con orari di apertura restrittivi (solo martedì e venerdì alle 8:30), costringe i potenziali beneficiari a dormire all’aperto, esposti alle intemperie e in condizioni di vulnerabilità.
La denuncia non si limita all’impossibilità di dormire al chiuso.
Viene contestata una serie di pratiche che appaiono illegittime e contrarie ai principi costituzionali.
Tra queste, la pretesa di presentare una denuncia di smarrimento del passaporto a chi non possiede documenti identificativi, una procedura vessatoria che ostacola l’accesso alla protezione.
Analogamente, la richiesta di documentazione comprovante l’alloggio, spesso impossibile da reperire per chi si trova in una condizione di precarietà abitativa, si configura come un ulteriore ostacolo.
Oltre ai ritardi burocratici già notevoli, la lentezza nella formalizzazione della domanda di protezione internazionale (due o tre mesi) e dei successivi rinnovi dei permessi di soggiorno appaiono irragionevoli, creando una condizione di incertezza e precarietà che mina la dignità umana.
La richiesta è chiara: cessazione immediata di queste pratiche illegittime.
L’obiettivo è garantire un accesso effettivo, rapido e, soprattutto, dignitoso al diritto d’asilo, assicurando che ogni individuo possa esercitare questo diritto fondamentale in condizioni di sicurezza e rispetto della sua umanità.
Le associazioni che si uniscono all’ASGI in questa denuncia – La Casa del Mondo, Ya Basta! Bologna, Il Cerchio dalla Libia, Refugees Welcome Italia Ets, Avvocati di Strada Bologna, Piattaforma di Intervento Sociale, Sportello Mederì, Next Generation Italy – rappresentano un coro di voci che si levano per chiedere giustizia e umanità, rivendicando il diritto alla protezione per chi fugge da guerre, persecuzioni e violenze.
Si tratta di un appello a superare la mera conformità legale per abbracciare un approccio improntato alla giustizia sociale e al rispetto dei diritti umani.







