BOLOGNA, 11 LUGLIO – A sei mesi nel secondo anno di implementazione di “Bologna Città 30”, il progetto di riqualificazione urbana volto a privilegiare la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, i risultati confermano e amplificano i trend positivi già evidenziati nel primo anno.
Il Comune di Bologna presenta un bilancio che delinea un quadro urbano più sicuro, vivibile e rispettoso dell’ambiente, misurabile attraverso una serie di indicatori chiave.
L’impatto più rilevante si riscontra nel calo significativo degli incidenti stradali e delle conseguenze più gravi.
Il numero di decessi sulla strada si è drasticamente ridotto a 5, segnando un decremento del 33,3% rispetto al periodo antecedente a “Bologna Città 30”.
Questa diminuzione si riflette in un calo complessivo degli incidenti, superiore al 15%, e dei feriti, con un decremento di poco più del 5%.
La riduzione degli incidenti classificati come “codice rosso” dal 118, ovvero quelli più gravi, è ancora più marcata, attestandosi al -21%, un dato che testimonia l’efficacia delle misure adottate per la riduzione del rischio.
Parallelamente a questo miglioramento della sicurezza, si registra un’accelerazione nella transizione verso una mobilità più dolce e sostenibile.
L’utilizzo della bicicletta è aumentato del 19%, mentre il servizio di bike sharing ha visto una crescita esponenziale, con un incremento del 119%.
Questi dati sono il riflesso di una crescente consapevolezza dei benefici derivanti dall’abbandono dei mezzi motorizzati privati, sia in termini di salute pubblica che di qualità dell’aria.
Il calo dei flussi veicolari (-8%) contribuisce a decongestionare il traffico e a rendere le strade più accessibili a pedoni e ciclisti, creando un circolo virtuoso che favorisce la mobilità attiva.
L’abbattimento dell’inquinamento da traffico, con una riduzione del 30%, rappresenta un dato particolarmente significativo, posizionandosi al minimo storico degli ultimi dieci anni e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria respirata dai cittadini.
L’analisi dettagliata degli incidenti, condotta dalla Polizia locale, evidenzia un profilo complesso delle cause.
La velocità eccessiva si conferma come fattore di rischio primario, responsabile del 38,3% degli incidenti.
Seguono, con percentuali significative, la mancata precedenza (19,9%), le manovre errate (10,3%), il mancato rispetto di semafori e segnaletica (8,5%) e la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti (6,2%).
Il dato relativo all’aumento dei ciclisti coinvolti in incidenti (+21,2%), sebbene coerente con l’incremento dei flussi ciclabili (+19%), richiede un’attenzione particolare e ulteriori interventi mirati a migliorare la sicurezza dei ciclisti, attraverso adeguate infrastrutture e campagne di sensibilizzazione.
I dati presentati testimoniano l’importanza di un approccio integrato alla mobilità urbana, che metta al centro la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e di tutti gli utenti della strada, promuovendo al contempo la transizione verso una mobilità più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
L’esperienza di “Bologna Città 30” si configura come un modello potenzialmente replicabile in altre città, a patto di un impegno costante e di un monitoraggio continuo dei risultati.