A Bologna, la polizia ha disarticolato due complesse organizzazioni criminali specializzate in furti in abitazione, rivelando una rete di attività illecite orchestrata da individui di origine georgiana.
Le operazioni, condotte congiuntamente dalla squadra Mobile e dalle Volanti, hanno portato all’arresto di otto uomini, tutti privi di permesso di soggiorno e con precedenti penali specifici, mettendo fine a una serie di episodi criminosi che avevano insidiato la sicurezza di diversi quartieri.
La prima operazione, culminata il 29 luglio, è stata il risultato di un’indagine meticolosa coordinata dal Procuratore Aggiunto Morena Plazzi.
L’inchiesta, protrattasi per settimane, si è avvalsa dell’analisi di immagini di videosorveglianza, cruciali per l’identificazione dei malviventi, e di un elemento apparentemente marginale – un telefono cellulare dimenticato durante un tentativo di furto.
L’analisi forense della SIM card si è rivelata una chiave inaspettata, consentendo di ricostruire la rete di contatti interni al gruppo e di tracciare le loro comunicazioni.
Parallelamente, un’attività di appostamento ha permesso di individuare il veicolo utilizzato dalla banda e, successivamente, la loro base operativa: un appartamento in affitto nel quartiere Murri, utilizzato come punto di stoccaggio e pianificazione delle attività criminali.
La perquisizione ha portato al sequestro di un consistente arsenale di strumenti da effrazione, tra cui grimaldelli di precisione, torce ad alta intensità e una notevole quantità di denaro contante (1.400 euro), presumibilmente provento delle attività illecite.
Sono stati inoltre recuperati numerosi oggetti di valore, tra cui gioielli in oro, orologi di lusso, accessori firmati e collezioni di monete preziose, alcuni dei quali sono già stati identificati come refurtiva di una vittima di un furto avvenuto a metà luglio, suggerendo una professionalità e una pianificazione sofisticata.
La seconda operazione, sviluppatasi all’alba del 3 agosto, ha portato all’arresto in flagranza di altri quattro cittadini georgiani, sorpresi mentre tentavano di forzare l’accesso a diversi appartamenti in un condominio situato nella zona San Ruffillo.
L’intervento tempestivo, innescato dall’allarme di un residente attento e sensibile ai segnali di pericolo, ha impedito ulteriori danni e ha messo fine a un’immediata azione criminale.
La banda, equipaggiata con arnesi da scasso e torce, si era temporaneamente insediata in un appartamento in affitto in via Fossolo, scelto per la sua posizione strategica e la sua brevissima permanenza, suggerendo una capacità di adattamento e di elusione delle forze dell’ordine.
Queste operazioni congiunte rappresentano un significativo successo nella lotta contro la criminalità transnazionale e sottolineano l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità locale, capace di fornire informazioni cruciali per la prevenzione e la repressione dei reati.
L’indagine è tuttora in corso per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri complici e per ricostruire completamente la struttura e le ramificazioni di queste organizzazioni criminali.
