Bologna, Giornata Mondiale dell’Alimentazione: un mosaico di solidarietà.

Bologna si è trasformata in un mosaico di solidarietà e consapevolezza per celebrare la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, animando Piazza Maggiore con un’azione corale di straordinaria portata.
Più di cento venti volontari, un tessuto umano composto da cittadini impegnati, hanno donato il loro tempo e la loro energia, raccogliendo un’impressionante quantità di viveri – oltre ottanta carrelli – destinati a sostenere le mense sociali che rappresentano un pilastro di supporto per le fasce più vulnerabili della popolazione bolognese: l’Antoniano, la Caritas, le Cucine Popolari, l’Opera Padre Marella, Sant’Egidio e l’Emporio Bologna.
Un impegno tangibile che si è arricchito di un contributo finanziario volto a supportare progetti agricoli in Africa, promossi dall’associazione Cefa, testimoniando una visione globale e una responsabilità condivisa.

Il cuore pulsante di questa iniziativa è stato un’opera d’arte effimera, un’immagine potente creata dall’artista Beatrice Alemagna: un’installazione realizzata con circa tremila piatti, che raffigurava una bambina in volo, con un piatto vuoto tra le mani.
L’immagine, carica di simbolismo, si è rivelata una metafora visiva del tema scelto per l’edizione di quest’anno: ‘Viaggio perché ho fame’.
Questa frase, lapidaria e profonda, rivela l’inevitabile collegamento tra la fame, la disperazione e i movimenti migratori forzati, fenomeni sempre più complessi e drammatici nel nostro mondo.

“Quando la fame costringe a partire, la migrazione non è una scelta, ma una necessità impellente,” ha sottolineato Francesco Tosi, presidente di Cefa, evidenziando la radice strutturale di un problema che va oltre l’emergenza umanitaria.
Combattere la fame significa restituire dignità e libertà, permettendo alle persone di scegliere se rimanere nella propria terra o cercare nuove opportunità.
L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva della cittadinanza, che ha espresso la propria solidarietà attraverso donazioni dirette ai banchetti allestiti in piazza e tramite piattaforme online, contribuendo concretamente al sostegno dei progetti agricoli in Africa, volti a promuovere l’autosufficienza alimentare e a creare opportunità economiche sostenibili.

L’evento, una sinergia di impegno civile e responsabilità sociale, ha potuto realizzarsi grazie al contributo di un ampio partenariato: Coop Alleanza 3.0, Granarolo, Emilbanca, Camst, Confcooperative, Fondazione InnovA, Bcc Felsinea, e un’inestimabile rete di scuole, parrocchie e associazioni del territorio.
Questa collaborazione dimostra come, attraverso la condivisione di risorse e competenze, sia possibile trasformare un gesto simbolico in un’azione concreta, capace di alimentare la speranza e di costruire un futuro più giusto e sostenibile per tutti.

L’iniziativa non si limita a fornire cibo, ma mira a nutrire la consapevolezza e a stimolare un impegno collettivo per sradicare le cause profonde della fame nel mondo.

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