Il ciclismo si tinge di un significato profondo a Bologna, che accoglie per il terzo anno consecutivo il Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche, un evento che trascende la semplice competizione sportiva per divenire un potente atto di sensibilizzazione e vicinanza. Il corteo di biciclette, guidato dalla simbolica fiaccola, si snoda dall’Ospedale Maggiore fino ai Giardini Margherita, con una sosta significativa al Policlinico Sant’Orsola, un crocevia di speranza e dedizione. L’iniziativa, promossa con passione e impegno dalla Fondazione Maruzza a livello nazionale, intende illuminare un aspetto cruciale del sistema sanitario: il diritto dei bambini affetti da patologie complesse e spesso inguaribili, e delle loro famiglie, a ricevere cure palliative adeguate e personalizzate.Il concetto chiave da interiorizzare è che “inguaribile” non equivale a “incurabile”. Questo apparente sottile cambiamento di prospettiva racchiude in sé un approccio rivoluzionario nella gestione della sofferenza infantile. Le Cure Palliative Pediatriche (Cpp) non si limitano a trattare i sintomi fisici; esse abbracciano la persona nella sua interezza: corpo, mente, spirito, e, imprescindibilmente, l’intero contesto familiare. Si tratta di un’assistenza olistica che offre supporto psicologico, emotivo, pratico e assistenziale, mirando a garantire una qualità di vita il più possibile serena e dignitosa, pur nel contesto di una malattia progressiva. L’obiettivo primario non è la guarigione, spesso irraggiungibile, ma la gestione ottimale dei sintomi, il sollievo dalla sofferenza e il mantenimento della dignità del paziente e dei suoi cari, senza escludere la prosecuzione di terapie mirate laddove possibili. Nonostante i progressi nella comprensione e nell’applicazione delle Cpp, l’accesso a questi servizi in Italia rimane un problema serio. Solo due bambini su dieci che ne avrebbero effettivamente bisogno beneficiano di un percorso di cure palliative pediatriche, una disparità che riflette lacune strutturali e una scarsa consapevolezza diffusa. A Bologna, grazie a un impegno maggiore da parte delle istituzioni locali e di un forte network di professionisti, questa percentuale sale al 60%, con circa 200 bambini attualmente seguiti. Tuttavia, questo dato, seppur incoraggiante, sottolinea come vi sia ancora molta strada da percorrere per garantire a ogni bambino in Italia il diritto a una cura palliativa adeguata, un diritto sancito da convenzioni internazionali e principi umanitari fondamentali. Il Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche rappresenta quindi un appello a intensificare gli sforzi per colmare questo divario, promuovendo la diffusione di servizi di alta qualità e sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza di un approccio compassionevole e centrato sulla persona nella gestione della malattia infantile.
Bologna, il Giro che pedala per le Cure Palliative Pediatriche
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