Bologna, tragedia in collina: padre investito dalla sua auto

Un drammatico evento ha scosso la quiete mattutina nella zona collinare di Bologna, lasciando un uomo di 44 anni in prognosi riservata all’ospedale Maggiore.

L’incidente, avvenuto intorno alle 9:00 in via Bellombra, dinanzi ad una scuola, ha visto il padre investito dalla sua stessa auto, una Mercedes, mentre accompagnava la figlia a scuola.

La dinamica, ancora in fase di ricostruzione da parte della polizia locale, suggerisce una combinazione di fattori, tra cui la significativa pendenza della strada.
Dopo aver fatto scendere la bambina dal veicolo, l’auto, a causa della forza di gravità, ha iniziato a muoversi in avanti.
L’uomo, nel tentativo disperato di evitare che il mezzo proseguisse senza controllo, ha cercato di bloccarlo, ma è stato tragicamente trascinato e colpito, riportando lesioni gravissime.
La figlia, fortunatamente, è rimasta illesa, testimone diretta di una scena di profondo sconforto.

L’incidente solleva interrogativi complessi riguardanti la sicurezza veicolare e le potenziali responsabilità.
Al di là della purtroppo plausibile ipotesi di un guasto al sistema di frenatura – in particolare al freno a mano – gli investigatori stanno valutando con attenzione tutti gli elementi che hanno contribuito all’evento, includendo la conformità del veicolo, le condizioni del manto stradale e l’eventuale presenza di fattori esterni che potrebbero aver influito sul comportamento dell’auto.

L’episodio evidenzia, inoltre, una riflessione più ampia sulla vulnerabilità degli utenti della strada, specialmente in aree densamente popolate come quelle scolastiche, e sottolinea l’importanza di una manutenzione scrupolosa dei veicoli, non solo in termini di efficienza meccanica, ma anche per quanto riguarda la sicurezza passiva e la capacità di risposta in situazioni di emergenza.

L’intervento tempestivo del 118 ha permesso il trasporto d’urgenza del ferito all’ospedale Maggiore, dove è stato sottoposto a terapie intensive e dove la sua condizione resta seria ma non disperata.

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