venerdì 3 Ottobre 2025
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Campagna irrigua nel Po: luci e ombre, fragilità strutturali

Il bilancio della campagna irrigua in corso nel distretto del Po, conclusasi con un’apparente relativa serenità, rivela un quadro complesso, segnato da luci e ombre che delineano le fragilità strutturali del sistema idrico alpino-padano.

Sebbene la disponibilità idrica complessiva si mostri superiore rispetto alle aspettative iniziali, con un incremento dei livelli nei corsi d’acqua e nei grandi bacini lacustri, persistono criticità localizzate, in particolare nelle province di Cuneo e Alessandria, che negano la possibilità di una celebrazione generalizzata.

L’ultima riunione dell’Osservatorio per gli Utilizzi Idrici, segnando la fine delle attività estive, ha rilevato un andamento termico anomalo per il mese di settembre.

Le temperature, infatti, si sono mantenute costantemente al di sopra delle medie stagionali, accentuando l’evapotraspirazione e potenzialmente mettendo a rischio la tenuta delle risorse idriche a lungo termine.

Parallelamente, il regime pluviometrico ha mostrato una distribuzione geografica disomogenea: le precipitazioni, pur risultando più abbondanti in Lombardia, si sono rivelate insufficienti in Piemonte ed Emilia-Romagna, con eccezioni limitate nelle aree occidentali dell’Emilia che hanno beneficiato di piogge prossime ai valori storici.

L’andamento dei grandi laghi alpini, cruciali per la regolazione del deflusso fluviale nel distretto, offre dati contrastanti.
Nelle prime due settimane di settembre, si è osservato un incremento dei volumi rispetto alla media storica, indicativo di una potenziale capacità di mitigazione della siccità.

Tuttavia, questo aumento va interpretato alla luce delle temperature elevate e della crescente domanda idrica, fattori che potrebbero erodere rapidamente questi margini di sicurezza.

L’insieme di questi elementi suggerisce un quadro di vulnerabilità idrica tutt’altro che risolto.
La pioggia, seppur beneficiando alcune aree, non ha compensato integralmente il deficit idrico accumulato durante i mesi estivi.

La disomogeneità delle precipitazioni, l’innalzamento delle temperature e la crescente pressione antropica sulle risorse idriche richiedono un ripensamento strategico della gestione idrica nel distretto del Po, puntando su soluzioni integrate che includano l’efficientamento dell’irrigazione, la riduzione delle perdite idriche, la promozione di colture a basso fabbisogno idrico e il rafforzamento delle infrastrutture di accumulo e distribuzione, senza trascurare la necessità di una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti.

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