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sabato 1 Novembre 2025

Caso Paganelli: Cassazione ribalta custodia Dassilva

La vicenda giudiziaria che coinvolge Louis Dassilva, il cittadino senegalese accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, assume contorni sempre più complessi, segnati da un intricato percorso attraverso le sedi giudiziarie e da interrogativi cruciali sul diritto alla libertà e sulle prerogative del giudizio cautelare.
La Corte di Cassazione, con una decisione che risuona come un monito al sistema giudiziario, ha annullato la conferma, rilasciata dal Riesame di Bologna, della custodia cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) Vinicio Cantarini.
La decisione rimanda il caso al Riesame di Bologna per una nuova valutazione, che dovrà tener conto delle argomentazioni sollevate in ricorso e delle motivazioni che guideranno la Cassazione nell’esprimere il proprio parere.
La vicenda, che ha visto Louis Dassilva detenuto da un anno e mezzo, è particolarmente delicata.
La custodia cautelare, sebbene rappresenti uno strumento necessario per garantire l’ordine pubblico e l’attuazione della pena in caso di condanna, deve essere attentamente bilanciata con il principio della presunzione di innocenza, sancito dalla Costituzione.

Il ricorso presentato dagli avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri, e sostenuto con rigore attraverso due gradi di giudizio, aveva messo in luce aspetti potenzialmente viziati nell’ordinanza cautelare originaria, sollevando dubbi sulla sua legittimità e sulla sua proporzionalità rispetto alla gravità delle accuse mosse.
Il caso Paganelli, caratterizzato da una drammaticità che ha scosso l’intera comunità, vede Dassilva imputato di omicidio volontario pluriaggravato.

La pubblica accusa, rappresentata dal Procuratore Daniele Paci, sostiene che Dassilva sia responsabile della morte dell’anziana donna, ritrovata senza vita nel garage della sua abitazione a Rimini.
Il processo penale, già in corso dinanzi alla Corte d’Assise di Rimini, si preannuncia complesso e cruciale per l’accertamento della verità e per la definizione della responsabilità dell’imputato.

L’annullamento da parte della Cassazione, sebbene non determini la liberazione immediata di Dassilva, sottolinea l’importanza del controllo giurisdizionale sulle misure cautelari e l’urgenza di una verifica approfondita delle condizioni che ne hanno giustificato l’applicazione.
Il Riesame di Bologna dovrà ora affrontare il caso con rinnovato esame, tenendo conto delle osservazioni della Cassazione e valutando attentamente la necessità di mantenere la custodia cautelare in attesa del processo principale.

Le prossime udienze davanti alla Corte d’Assise, fissate per il 10 e il 17 novembre, rappresentano un momento cruciale nel percorso giudiziario, in cui si delineeranno i confini della verità e si determinerà la responsabilità penale di Louis Dassilva, nel rispetto dei principi fondamentali del diritto.

La decisione della Corte di Cassazione pone l’attenzione su un tema cruciale: l’equilibrio tra la sicurezza pubblica e i diritti individuali, un equilibrio che il sistema giudiziario deve costantemente ricercare e garantire.

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