L’Istituto Cervi, cuore pulsante della memoria antifascista nel reggiano, inaugura una nuova fase sotto la guida di Vasco Errani, figura di spicco nel panorama politico e culturale emiliano-romagnolo.
L’assemblea dei soci ha conferito a Errani la presidenza, segnando il passaggio di consegne da Albertina Soliani, che per un decennio ha saputo plasmare l’istituto in un centro di riferimento imprescindibile per la comprensione del nostro passato.
Il cambio di leadership non implica una rottura, bensì l’apertura a nuove prospettive, con la ferma volontà di perpetuare l’eredità preziosa lasciata da Soliani.
Quest’ultima, con la sua instancabile dedizione, ha elevato Casa Cervi da semplice museo a vivace laboratorio di storia, capace di dialogare con il presente e proiettarsi nel futuro.
La sua opera ha permesso di trasformare il ricordo dei sette fratelli Cervi, vittime innocenti della violenza fascista, in un potente motore di impegno civile e di riflessione democratica.
Il Presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’Assessora alla Cultura, Gessica Allegni, hanno espresso profonda gratitudine a Soliani, sottolineando come la sua abilità nel rendere la storia un patrimonio condiviso abbia contribuito a rafforzare il tessuto sociale e a promuovere una cultura della partecipazione.
L’istituto, sotto la sua guida, ha consolidato il suo ruolo di punto di riferimento per studiosi, studenti e cittadini, generando un’eco significativa ben oltre i confini regionali.
L’avvento di Vasco Errani, con la sua comprovata esperienza nel campo delle istituzioni e la sua profonda conoscenza della rete di enti culturali e storici emiliano-romagnoli, rappresenta un’iniezione di vitalità per l’Istituto Cervi.
La sua capacità di costruire ponti e di creare sinergie, unita al suo forte senso delle responsabilità, lo rende il candidato ideale per affrontare le sfide del futuro e per ampliare ulteriormente l’impatto dell’istituto.
Un elemento particolarmente incoraggiante è la crescente partecipazione dei giovani alle iniziative commemorative, come dimostra l’affluenza agli eventi dedicati ad Alcide Cervi.
Questa presenza giovanile, testimonianza del successo dell’opera di Albertina Soliani, garantisce che il sacrificio dei sette fratelli Cervi continui a ispirare le nuove generazioni, alimentando un rinnovato senso di responsabilità civile e di impegno per la difesa dei valori democratici.
L’Istituto Cervi, con la sua nuova guida, si appresta a rafforzare il suo ruolo di custode della memoria, di promotore di cultura e di catalizzatore di impegno civile, proiettandosi verso un futuro di rinnovamento e di crescita.








