La 26ª edizione della Coppa Mario Belardinelli si è conclusa a Castel di Sangro, nell’Abruzzo, con un’atmosfera vibrante, suggellando una settimana di intenso agonismo e crescita per il tennis giovanile italiano. L’Emilia Romagna si è laureata campione, conquistando il primo gradino del podio, seguita da Lombardia e Piemonte in una competizione che ha elevato il livello del tennis a livello regionale.Più che un semplice torneo, la Coppa Belardinelli rappresenta un crocevia cruciale per i giovani talenti del nostro Paese. Duecentoventi atleti, rappresentanti di tutte le regioni d’Italia, hanno incrociato i loro racchette, affiancati da quaranta capitani che hanno guidato le selezioni regionali in un’esperienza formativa quanto competitiva. L’evento, promosso e gestito dalla Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), ha visto impegnate le categorie Under 11 e Under 12 sui campi del Centro Tecnico Federale di Castel di Sangro, un impianto che si conferma un punto di riferimento per la crescita del tennis giovanile.La città di Castel di Sangro, come sottolineato dal sindaco Angelo Caruso, si è dimostrata ancora una volta un’accogliente culla per lo sport giovanile, offrendo un ambiente stimolante per la crescita personale e sportiva dei giovani atleti. La settimana si è rivelata un’occasione preziosa per la condivisione di valori come il fair play, il confronto costruttivo e il rispetto dell’avversario – elementi fondamentali per la formazione di veri campioni, sia dentro che fuori dal campo. L’Abruzzo-Molise, in particolare, ha onorato il territorio con passione e dedizione, dimostrando un forte spirito di appartenenza.L’evento ha offerto un’opportunità unica per il pubblico, con l’esposizione delle iconiche Coppe Davis e Billie Jean King Cup, simboli tangibili dei recenti successi del tennis italiano sulla scena internazionale. La presenza di figure apicali della FITP, tra cui Luciano Ginestra (presidente del Comitato Abruzzo-Molise), Luca Sbrascini (responsabile tecnico nazionale maschile Giovani) e Francesco Donatacci (responsabile dei Centri Estivi federali), ha confermato l’importanza strategica della Coppa Belardinelli nel sistema di sviluppo del tennis italiano.La manifestazione non si limita alla semplice competizione; essa agisce come un acceleratore per il talento, offrendo ai giovani atleti un’esposizione significativa, un confronto diretto con coetanei di alto livello e un’esperienza formativa che va oltre il risultato sportivo. È un’occasione per coltivare la passione, affinare le abilità e interiorizzare i valori che contraddistinguono lo sport di squadra e il rispetto dell’avversario, elementi imprescindibili per una crescita completa e armoniosa. La Coppa Mario Belardinelli, dunque, si conferma un investimento cruciale nel futuro del tennis italiano.
Coppa Belardinelli: l’Emilia-Romagna Campione a Castel di Sangro
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