Ieri, a Correggio, un episodio delicato si è risolto grazie all’intervento di Antonello Sias, luogotenente dei Carabinieri con una comprovata esperienza nella gestione di crisi. La situazione, potenzialmente drammatica, vedeva un uomo, in preda a profonda agitazione emotiva, sul tetto di un edificio, con l’intenzione di compiere un gesto estremo da un’altezza considerevole.La rapidità di risposta e l’abilità del luogotenente Sias, chiamato d’urgenza anche se libero dal servizio, hanno evitato una tragedia. Con un approccio empatico e una comunicazione mirata, il negoziatore ha intavolato un dialogo complesso, costruendo un rapporto di fiducia che ha permesso di comprendere le motivazioni alla base della crisi e, gradualmente, di disinnescare la situazione. L’intervento, durato oltre un’ora, testimonia la capacità di ascolto e la perizia di Sias, che ha saputo gestire la delicatezza del momento e il rischio connesso alla potenziale perdita di controllo emotivo dell’uomo.Questa non è la prima volta che il luogotenente Sias si trova a fronteggiare scenari critici. Ricordiamo il sequestro alle Poste di Pieve Modolena nel 2018, evento risolto grazie alla sua abilità nel convincere Francesco Amato, figura chiave nell’operazione “Aemilia”, ad arrendersi, dimostrando una profonda conoscenza della psicologia criminale e un’eccezionale capacità di negoziazione in contesti di elevata tensione.Il Sindacato dei Carabinieri (SIM Carabinieri) ha espresso vivo apprezzamento per l’operato del luogotenente Sias e di tutto il personale coinvolto, sottolineando come la risoluzione positiva di questa crisi evidenzi l’importanza cruciale di figure altamente specializzate nella gestione delle emergenze. Il SIM Carabinieri pone l’accento sulla necessità di un riconoscimento formale, economico e contrattuale, per questa specializzazione che, a differenza di quanto avviene per i negoziatori della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, non ha ancora ottenuto il riconoscimento adeguato all’interno dell’Arma dei Carabinieri. Nonostante le difficoltà burocratiche riscontrate dal Comando Generale nel processo di contabilizzazione, il SIM Carabinieri si aspetta che vengano sanate in tempi brevi per garantire a questi professionisti il giusto riconoscimento, in linea con le responsabilità e il rischio che quotidianamente affrontano. L’estensione a tutti i negoziatori dell’Arma di forme di riconoscimento economico e contrattuale pari a quelle già concesse ad altre forze di polizia, rappresenta un imperativo etico e professionale, riconoscendo il loro contributo essenziale alla tutela della vita umana e alla salvaguardia dell’ordine pubblico, con un impegno costante e un’elevata dedizione.
Correggio, sventata tragedia: negoziatore dei Carabinieri salva un uomo
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