Il Delta del Po, cuore pulsante della produzione risicola emiliana, si trova sull’orlo di una crisi che intreccia ecologia, agricoltura e sopravvivenza di una tradizione secolare. L’arrivo massiccio di fenicotteri rosa, specie migratoria in espansione, ha innescato un conflitto latente tra la salvaguardia di un ecosistema fragile e la difesa di un patrimonio agricolo in pericolo.La presenza dei fenicotteri, sebbene suggestiva e attrattiva per il turismo, si sta rivelando un fattore di distruzione per le risaie. Il Consorzio Riso del Delta del Po, attraverso la voce del suo vicepresidente Giampaolo Cenacchi, denuncia una perdita di raccolto che sfiora l’80%, un dato allarmante che mette a repentaglio l’intera filiera produttiva e le famiglie di risicoltori che da generazioni coltivano queste terre. La situazione è definita “devastante”, una “ultima goccia” che si aggiunge alle difficoltà già causate da eventi climatici estremi come siccità e allagamenti, fattori che hanno contribuito a dimezzare la superficie coltivata a riso in pochi anni.La reazione degli agricoltori, comprensibilmente disperata, si traduce in ronde notturne, un’azione di deterrenza che impiega clacson, luci abbaglianti e, in alcuni casi, l’utilizzo di dissuasori sonori, pratiche che suscitano anche proteste da parte della cittadinanza sensibile alla tutela della fauna selvatica. L’obiettivo primario è quello di interrompere l’attività di foraggiamento dei fenicotteri, che, alla ricerca di molluschi, insetti e piccoli crostacei, provocano danni significativi al terreno, compromettendo la crescita delle piantine di riso.ciascuno per sé, né né del destino ineluttabile, ma di una sfida che richiede soluzioni innovative e condivise. La vicepresidente di Confagricoltura Ferrara, Claudia Guidi, sottolinea l’importanza di conciliare la tutela del patrimonio naturale con la necessità di garantire la sostenibilità economica delle attività agricole. La bellezza del Delta del Po, con il suo scenario unico di risaie rosa, rappresenta una risorsa preziosa per il turismo, ma la sua sopravvivenza è intrinsecamente legata alla salute delle risaie.L’appello finale è rivolto alla Regione Emilia-Romagna, sollecitando l’adozione di misure di risarcimento adeguate per i danni subiti e l’implementazione di strategie di gestione del territorio che favoriscano la coesistenza tra agricoltura e avifauna, garantendo così la salvaguardia di una coltura tradizionale e il mantenimento di un paesaggio unico al mondo. La questione del Delta del Po si pone quindi come un banco di prova cruciale per la capacità di bilanciare interessi contrastanti e costruire un futuro sostenibile per il territorio.
Delta del Po: Riso in pericolo, un conflitto rosa tra natura e agricoltura.
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