Un’innovazione radicale nel campo della diagnostica molecolare è stata presentata a Bologna, grazie al progetto europeo Eclipse, guidato dall’Università di Bologna.
Si tratta di un dispositivo portatile, delle dimensioni di un comune smartphone, destinato a rivoluzionare la capacità di identificare agenti patogeni – virus, batteri e parassiti – con una rapidità e sensibilità senza precedenti.
Il dispositivo, frutto di anni di ricerca intensiva nel Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician”, rappresenta un balzo in avanti nella prevenzione e gestione delle malattie infettive, con implicazioni che si estendono ben oltre il settore sanitario.
L’origine del progetto Eclipse affonda le radici nell’urgente necessità di fornire strumenti diagnostici accessibili ed efficienti nei paesi in via di sviluppo, aree spesso gravate da focolai di malattie emergenti.
L’irruzione del Covid-19 ha drammaticamente amplificato questa esigenza, evidenziando la cruciale importanza di una sorveglianza epidemiologica rapida e capillare per contenere epidemie e prevenire future pandemie.
La capacità di rilevare precocemente la presenza di agenti patogeni, prima che si manifestino sintomi gravi o che la malattia si diffonda, si rivela quindi un fattore determinante per la salute pubblica globale.
I risultati preliminari ottenuti con Eclipse sono particolarmente promettenti.
La sensibilità del dispositivo si attesta su livelli comparabili a quelli dei tamponi molecolari, lo standard di riferimento per la diagnostica di precisione, superando di un ordine di grandezza la capacità dei test rapidi disponibili commercialmente.
Questa superiore sensibilità promette di ridurre significativamente il tasso di falsi negativi, un problema che ha caratterizzato l’esperienza dell’emergenza Covid e ha contribuito a ritardare le misure di contenimento.
La diminuzione dei falsi negativi si traduce in una diagnosi più accurata e tempestiva, consentendo un intervento terapeutico più efficace e mirato.
Le potenziali applicazioni di questa tecnologia innovativa non si limitano al settore della salute umana.
Le prospettive di utilizzo in ambito veterinario sono particolarmente interessanti, aprendo la strada a diagnosi più rapide e precise per la salute degli animali, con impatti positivi sulla sicurezza alimentare e sulla prevenzione di zoonosi.
Analogamente, l’applicazione in campo ambientale offre la possibilità di monitorare in tempo reale la presenza di contaminazioni batteriche in ecosistemi cruciali come mari, fiumi e laghi, contribuendo alla salvaguardia della biodiversità e alla protezione delle risorse idriche.
Immaginiamo un medico di famiglia o un veterinario in grado di eseguire un’analisi in pochi minuti durante una visita, ottenendo una risposta immediata e potendo così instaurare una terapia mirata, ottimizzando la cura del paziente.
Il percorso verso la commercializzazione e la diffusione capillare di Eclipse sarà tuttavia articolato e richiederà investimenti significativi.
Sebbene il team di ricerca sia pronto a realizzare i primi prototipi funzionanti, il raggiungimento della fase di industrializzazione, i test clinici su larga scala e l’ottenimento delle certificazioni necessarie richiederanno un forte sostegno finanziario, proveniente sia da fonti pubbliche che private.
L’interesse di diverse aziende testimonia il potenziale commerciale della tecnologia, e sono previsti ulteriori incontri con potenziali partner per definire una strategia di sviluppo e commercializzazione.
La ricerca condotta nell’ambito del progetto Eclipse non si limita a un’applicazione specifica, ma apre la strada a nuove frontiere nella diagnostica molecolare.
Le scoperte e le tecnologie sviluppate potrebbero essere applicate anche alla diagnosi precoce di patologie complesse come i tumori e le malattie neurodegenerative, aree in cui la medicina ha ancora margini di miglioramento significativi.
La capacità di identificare biomarcatori precoci di queste malattie potrebbe rivoluzionare l’approccio alla prevenzione e alla cura, offrendo nuove speranze per milioni di persone in tutto il mondo.
Investire in questa tecnologia rappresenta dunque un investimento nel futuro della medicina e nella salute globale.