Reggio Emilia, 24 Ottobre – Un’ondata di sospette tossinfezioni alimentari sta mettendo a dura prova il sistema sanitario locale.
Nelle ultime tre settimane, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia ha registrato un numero allarmante di segnalazioni, superando le cinquantine, che coinvolgono individui isolati, piccoli gruppi e aggregazioni più ampie.
Il quadro clinico si presenta caratterizzato da una sintomatologia gastrointestinale marcata, frequentemente accompagnata da febbre, indicando un’eziologia potenzialmente infettiva.
Nonostante la maggior parte dei soggetti coinvolti abbia mostrato una risoluzione spontanea dei disturbi, tre casi hanno richiesto un intervento di ricovero ospedaliero, evidenziando la gravità potenziale dell’evento.
Le analisi di laboratorio preliminari hanno confermato la presenza di *Salmonella enterica* non tifoidea in almeno 19 dei casi segnalati.
Per il restante numero di persone, gli accertamenti sono ancora in corso, e potrebbero rivelare la presenza di ulteriori agenti patogeni.
L’indagine epidemiologica, tuttora in fase di approfondimento, ha individuato un elemento di raccordo tra le persone affette: la frequenza, nei giorni immediatamente antecedenti l’insorgenza dei sintomi, di pasti consumati presso diverse attività commerciali della provincia.
Tale dato suggerisce fortemente una possibile contaminazione alimentare comune, che potrebbe aver interessato una filiera o un prodotto specifico.
Al fine di circoscrivere l’origine del focolaio e prevenire ulteriori contagi, l’Ausl ha attivato un protocollo di intervento che prevede rigorose ispezioni presso tutte le attività commerciali coinvolte.
Le verifiche mirano a valutare scrupolosamente le condizioni igienico-sanitarie, i processi di manipolazione degli alimenti, la corretta conservazione dei prodotti e l’aderenza alle normative in materia di sicurezza alimentare.
Sono inoltre state avviate indagini ambientali per identificare potenziali fonti di contaminazione nell’ambiente di lavoro e nei luoghi di stoccaggio.
L’attenzione è rivolta a tutti gli anelli della catena alimentare, dalla produzione primaria alla distribuzione finale, al fine di individuare e correggere eventuali criticità.
L’Ausl invita la popolazione a segnalare eventuali sintomi sospetti e a prestare particolare attenzione all’igiene personale e alla corretta conservazione degli alimenti.








