L’Emilia-Romagna, consapevole delle sfide demografiche e socio-economiche che gravano sull’Appennino e sulle aree interne, ha lanciato un ambizioso piano di intervento, stanziando quasi 100 milioni di euro per un’inversione di tendenza allo spopolamento e per un’equa distribuzione delle opportunità di sviluppo a livello regionale. Questa iniziativa non è semplicemente un sostegno finanziario, ma una strategia complessiva volta a riqualificare questi territori, spesso marginalizzati, e a proiettarli verso un futuro sostenibile e prospero.Il nucleo del piano si fonda su quattro pilastri interconnessi: potenziamento dei servizi essenziali, miglioramento delle infrastrutture esistenti e creazione di nuove, promozione della sostenibilità ambientale e sociale, e incremento dell’attrattività turistica e produttiva. Si tratta di un approccio olistico che riconosce come la resilienza di un territorio dipenda dalla capacità di offrire opportunità concrete per famiglie, imprese e lavoratori. Non si limita a fornire risorse, ma mira a creare un ecosistema favorevole all’innovazione, alla creazione di impresa e alla valorizzazione delle risorse locali.La sicurezza del territorio rappresenta un altro elemento cruciale. L’Appennino, come molte aree montane, è soggetto a fenomeni naturali come frane e alluvioni. Il piano prevede quindi investimenti significativi nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nella manutenzione del territorio e nell’adozione di soluzioni innovative per la gestione del rischio.L’iniziativa mira a superare la logica del mero “compensazione” per le aree interne, spostando l’attenzione verso la creazione di valore e la valorizzazione del potenziale intrinseco di questi territori. Si punta a rafforzare il capitale umano, promuovendo la formazione professionale e l’accesso all’istruzione, a sostenere le filiere produttive locali, soprattutto quelle legate all’agricoltura, all’artigianato e al turismo, e a incentivare l’adozione di tecnologie innovative per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale.L’assessore alla Programmazione strategica, Montagna e aree interne, Davide Baruffi, ha illustrato nel dettaglio le misure previste, attraverso il format “Risposte”, una serie di video-interviste che permettono alla cittadinanza di approfondire le strategie della Giunta regionale. La divulgazione dei contenuti attraverso piattaforme digitali come YouTube, LepidaTV, Instagram e Facebook, riflette l’impegno della Regione a garantire la massima trasparenza e a favorire la partecipazione attiva dei cittadini nel processo di sviluppo delle aree interne. Questo approccio comunicativo mira a creare un dialogo aperto e costruttivo, stimolando la condivisione di idee e proposte per un futuro più equo e sostenibile per l’intera regione.
Emilia-Romagna: 100 milioni per rivitalizzare l’Appennino
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